Non è ancora stata trovata l’auto che il giorno dell’omicidio di Felice Atzori – l’allevatore 77enne di Aidomaggiore ucciso a fucilate nel suo ovile il 18 settembre 2015 – era stata vista allontanarsi a forte velocità dal luogo del fatto. Era finalizzata anche a questo la serie di rastrellamenti e perquisizioni disposte dalla Compagnia dei Carabinieri di Ghilarza, nell’ambito delle indagini per il delitto Atzori. L’operazione ha impegnato per molte ore una ottantina di militari che hanno operato nelle campagne di Sedilo e di Aidomaggiore, con l’ausilio delle unità cinofile e di un elicottero. Sull’esito dell’operazione i militari mantengono il più stretto riserbo. Di certo si sa soltanto che i controlli dei militari hanno interessato diverse aziende zootecniche ben individuate e tra queste anche alcune di proprietà della vittima e che l’auto che il giorno dell’omicidio era stata vista allontanarsi a forte velocità non è stata trovata, ma è possibile che le perquisizioni mirassero anche al ritrovamento di armi e forse proprio di quella usata per compiere il delitto.
Rifiuti pericolosi tra gli attrezzi: scoperta officina fuorilegge a Cabras
Gli uomini della Forestale di Oristano, nell’ambito di una complessa indagine coordinata dalla Procura, hanno individuato e posto…