C’è un secondo arresto per l’omicidio del Poetto di Quartu, dove la scorsa settimana è stato accoltellato fuori da un locale un 35enne di Capoterra, Luca Mameli. La seconda persona finita in carcere è Sergio Paolo Desogus, 26 anni, fratello maggiore di Alessio, di 22, già in cella perché è stato lui a colpire Mameli.
Il 26enne arrestato oggi è già a Uta. Il giovane, stando alla ricostruzione della Polizia, è estraneo all’omicidio, ma all’alba del 9 agosto era nel locale di Quartu e ha partecipato alla rissa che ha scatenato l’accoltellamento. Vittima e aggressore non si conoscevano: si sono trovati nel locale di Quartu, poi la sfida a chi beveva di più, una competizione alcolica che è degenerata.
Mameli è morto poco dopo l’arrivo in ospedale, per via di un’emorragia interna dopo che il coltello di Alessio Desogus gli ha perforato il petto. Per gli inquirenti, Sergio Paolo Desogus non doveva essere lì a quell’ora, per questo è stato arrestato. Il 26enne, infatti, ha violato gli obblighi dell’affidamento in prova ai servizi sociali, una misura per evitare il carcere. Ma proprio per via della sua funzione rieducativa, c’è un orario preciso di rientro a casa.
Da qui la decisione di sospendere il beneficio della misura alternativa alla detenzione, emesso tempo fa dal Tribunale dei sorveglianza di Cagliari, e disporre il rientro in carcere. Non solo: sempre stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, Desogus non solo ha violato le prescrizioni di orari, ma ha anche bevuto in maniera eccessiva, sempre senza rispettare quelle regole di buona condotta che fanno parte dell’affidamento in prova ai servizi sociali.
Il fratello minore Alessio è per ora l’unico indagato per la morte di Mameli. Il 22enne si è scusato dicendo di non aver ucciso di proposito, una versione a cui gli inquirenti non credono. Perché il coltello può anche essersi aperto durante la rissa, ma la coltellata a Mameli è stata un gesto volontario.