Omicidi di Orune e Nule, verso il rinvio a giudizio di Cubeddu

Il Gup del tribunale di Nuoro Claudio Cozzella si è ritirato in camera di consiglio per decidere sul rinvio a giudizio di Alberto Cubeddu, il giovane di 21 anni di Ozieri (Sassari) accusato degli omicidi dello studente 19enne di Orune (Nuoro) Gianluca Monni e di Stefano Masala, 28 anni di Nule (Sassari), il cui cadavere non è mai stato ritrovato. I due furono uccisi tra il 7 e l’8 maggio 2015. A chiedere il processo per Cubeddu sono stati i sostituti procuratori Andrea Vacca ed Emanuela Porcu. Per il duplice omicidio è già stato condannato a 20 anni di carcere – il massimo della pena in un procedimento in abbreviato – il cugino di Cubeddu, Paolo Enrico Pinna, minorenne all’epoca dei fatti e per questo giudicato dal tribunale dei minori di Sassari. Secondo la ricostruzione dell’accusa, i due fatti di sangue sono legati ad una vendetta spietata architettata da Cubeddu e Pinna a seguito di una lite banale in occasione di una festa di paese a Orune, Cortes Apertas, nel dicembre 2014. In aula ad attendere il verdetto, c’è sia l’imputato che il complice già condannato: Pinna, infatti, in questo procedimento deve rispondere di minacce a un testimone. Presenti anche i genitori e i parenti delle giovani vittime.

 

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