Omicidi di Orune e Nule, si avvicina il verdetto per Alberto Cadeddu

Mancano ancora le trascrizioni delle intercettazioni ambientali da parte del perito incaricato dalla Corte d’assise di Nuoro, così il processo nei confronti di Alberto Cubeddu – il 22enne di Ozieri accusato degli omicidi dello studente di Orune Gianluca Monni e del 29enne di Nule Stefano Masala avvenuti tra il 7 e l’8 maggio 2015 – slitta al 5 aprile prossimo. Da quel giorno e fino alla fine del mese, quando è attesa anche la sentenza, la Corte lavorerà full immersion.

Senza le trascrizioni del perito informatico Salvatore Sanna – che ha chiesto una proroga dei tempi scaduti a febbraio – non si può procedere all’esame degli ultimi 18 testi della difesa di Cubeddu, rappresentata dagli avvocati Patrizio Rovelli e Mattia Doneddu. La richiesta di proroga, però, mal si concilia con i tempi del processo, che dovrà concludersi entro il 24 aprile, data che segna il congedo per maternità della giudice a latere, Antonella Useli Bacchita. Se non si dovesse rispettare questa scadenza, si aprirebbe la strada alla rinnovazione del dibattimento, che a quel punto ripartirebbe da zero. Una circostanza che la Corte vuole evitare: per questo dal 5 al 24 aprile il processo si svolgerà tutti i giorni, mattina e sera, esclusi il sabato e la domenica, fino alla sentenza. In questa direzione premono anche i difensori di Cubeddu, che stamattina hanno chiarito di voler rinunciare ad alcune intercettazioni ambientali e all’esame di alcuni testi, che si riducono così a 18.

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