È di fatto l’ultima miniera sarda: e non vive un periodo florido. A Olmedo, nel Sassarese, si estraeva bauxite: la proprietà era in mano alla società greca, Silver & Baryte Industrial Minerals poi acquistata dalla multinazionale Imerys. Da quasi un mese, dall’8 aprile, i 35 dipendenti occupano l’ingresso del sito contro la procedura di mobilità avviata dall’azienda. Questa mattina il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, effettuerà un sopralluogo e incontrerà i manifestanti. Il confronto di oggi avviene dopo quello di ieri in Regione in cui l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha aperto uno spiraglio per la cassa integrazione.
Anche il Mise deve aprire un tavolo di confronto sulla vertenza della miniera di bauxite di Olmedo. Lo ha chiesto l’Ugl chimici Pigliaru, Piras, e al presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, che questa mattina hanno incontrato i lavoratori in lotta.
I rappresentanti delle istituzioni, quelli sindacali e i lavoratori hanno partecipato alla messa celebrata dal parroco di Olmedo. Domani, 1 maggio, invece la celebrazione sarà affidata al vescovo della Diocesi di Alghero-Bosa, monsignor Mauro Maria Morfino.
“Abbiamo anche chiesto al presidente Pigliaru e all’assessore – spiega all’ANSA Simone Testo, dell’Ugl di Sassari – che si facciano carico di modificare le normative relative alle concessioni minerarie, che sono ferme alle leggi emanate dal Re. Ad esempio per una concessione si pagano 40 euro all’ettaro, meno di chi vuole un ettaro per il pascolo”.
“Ci stiamo facendo rapidamente un’idea del potenziale della miniera, così da avere un dossier dettagliato. Nelle prossime due settimane vedremo la ministra dello Sviluppo economico, Federica Guidi, e siamo pronti a parlarne”. Lo ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru.
Il governatore e l’assessore Piras hanno spiegato che la Regione è impegnata per la soluzione della vertenza. Pigliaru ha ascoltato le ragioni dei lavoratori, che chiedono all’azienda l’attivazione di procedere con la mobilità e un’exit strategy per accompagnare l’uscita dei minatori della S&B, i quali hanno sottolineato come la miniera che è attualmente produttiva e che esista un mercato internazionale per la bauxite. Il presidente ha anche evidenziato l’importanza delle bonifiche, “essenziali perché un imprenditore serio decida di investire, con condizioni chiare. Da parte nostra – ha concluso il presidente – mettiamo tutto il nostro impegno per favorire la transizione e attrarre gli investimenti”.
“La Regione – ha sottolineato l’assessore Piras – continua il suo ruolo di mediazione con la società, affinché si arrivi alla richiesta di ottenimento della cassa integrazione per cessata attività e al ritiro dei licenziamenti. Nel frattempo andrà avanti l’azione di scouting per trovare un acquirente che consenta di proseguire l’attività estrattiva. Ci sono tutti i presupposti perché la miniera resti produttiva”.
Foto Ugl