Archiviazione per tutti. È ciò che ha chiesto la Procura al gip del Tribunale di Tempio nella vicenda della guerra di denunce culminata nell’accusa per violenza sessuale nei confronti del sindaco di Olbia, Settimo Nizzi. L’archiviazione è stata chiesta anche per la sua accusatrice la dirigente comunale Gabriella Palermo – attualmente sospesa dal lavoro per sei mesi, senza stipendio, colpita da un provvedimento disciplinare – accusata dal sindaco di calunnia e di tentata estorsione.
A dare la notizia e a ricostruire la vicenda è il quotidiano La Nuova Sardegna. Una vicenda fatta di anni di conflitti e tensioni tra i due, nella quale, nel corso del tempo, sono stati tirati in ballo anche assessori e dirigenti comunali a loro volta finiti sotto inchiesta dopo la raffica di denunce presentate dalla Palermo. Nel registro degli indagati sono stati iscritti i dirigenti comunali Anna Maria Manca e Antonello Zanda, la segretaria comunale Stefania Giua e l’assessora Sabrina Serra. Anche per loro il procuratore Gregorio Capasso e il sostituto Laura Bassani hanno chiesto l’archiviazione.
Nell’inchiesta spunta anche il nome dell’ex assessora allo Sport Silvana Pinducciu, che figura come parte offesa. L’ex componente della giunta che si era dimessa qualche mese fa in acceso contrasto con Nizzi, è stata convocata e sentita in Procura. Agli inquirenti avrebbe riferito di essere stata anche lei vittima delle molestie del sindaco. Sostenendo, quindi, le accuse della Palermo. Il primo cittadino, difeso dall’avvocato Sergio Milia, è stato sentito dal procuratore nei giorni scorsi, e ha ribadito quanto già detto durante una conferenza stampa.