Rischia di provocare danni milionari agli allevamenti di cozze l’incidente occorso questa mattina nello specchio d’acqua antistante il molo Cocciani, nel porto di Olbia, all’eurocargo Valencia della Grimaldi Lines. Complice il forte vento, ma non si esclude nemmeno un’avaria, la nave è finita su una secca di sabbia ampliatasi di recente per cause naturali. L’eurocargo arrivava da Livorno, avrebbe dovuto ormeggiare alle 4 e ripartire dopo tre ore. La nave merci seguiva un proprio percorso e non risultano ufficialmente danni, ma alcuni soci del Consorzio miticoltori di Olbia dichiarano di aver perso tutta la produzione pronta per la vendita dei prossimi mesi. Sull’incidente sta indagando la Capitaneria di porto.
I danni. Una quarantina di filari non più allineati, travolti e ammatassati uno con l’altro, col rischio che buona parte della produzione sia finita a fondo o deperisca per mancanza delle necessarie condizioni fisiologiche, a iniziare dalla possibile scarsità di ossigeno. È quanto riportato nella segnalazione di evento straordinario firmata dal presidente del Consorzio dei mitilicoltori di Olbia, Raffaele Bigi, e consegnata alla Direzione marittima, Autorità portuale e Grimaldi group. Nella baia riservata all’allevamento delle cozze l’allarme è scattato intorno alle 8 di stamattina, poco dopo l’incaglio dell’eurocargo Valencia della Grimaldi Lines. “Sono stato allertato dai responsabili delle cinque cooperative che hanno in assegnazione l’area interessata dall’incidente occorso alla nave merci – racconta Bigi all’Ansa -. Dalla gravità del danno, inizialmente si pensava che il cargo fosse addirittura finito all’interno di quell’area, travolgendo i filari. Poi – spiega – abbiamo appreso che in realtà la nave è incagliata su una banchina di sabbia ad alcune decine di metri, quindi è probabile che lo sconquasso nell’allevamento sia stato causato da un’accelerazione prodotta nel disperato tentativo di disincagliarsi, o da qualche manovra del rimorchiatore intervenuto”. “In attesa che la nostra segnalazione faccia il suo corso, le cooperative interessate hanno già avviato le perizie del caso”, annuncia il presidente del Consorzio. Col supporto di un legale, di un perito tecnico che valuterà le condizioni degli impianti e di un biologo che quantificherà i danni subiti dalla produzione, le coop contano di dare per lunedì una stima esatta delle perdite, che potrebbero anche essere rilevanti. “Si tenterà di salvare tutto quel che si può”, assicura Bigi. Ma lo scenario documentato con foto e video non induce all’ottimismo.
Le operazioni di disincaglio. L’amministratore delegato di Moby, Achille Onorato, sta seguendo personalmente le operazioni di disincaglio della nave merci Valencia della Grimaldi Lines, che vedono impegnati i due rimorchiatori della compagnia: il “Mascalzone scatenato“, che ha base a Olbia, e il “Vincenzo Onorato“, arrivato da Porto Torres. La sala operativa della Capiteneria di Olbia, guidata dal comandante di vascello Maurizio Trogu, direttore marittimo del nord Sardegna, ha attivato le procedure del caso e ha fatto intervenire una motovedetta della Guardia costiera per valutare la situazione e verificare che non si fosse verificato alcun inquinamento. I controlli eseguiti sino al tardo pomeriggio hanno escluso il trasporto sulla nave di materiali pericolosi. I tempi di completamento delle operazioni di disancaglio dipenderanno da quale parte il cargo appoggia sul fondale.