E’ intervenuto per far da paciere e indurre un suo connazionale, che discuteva troppo animatamente con un italiano per una donna contesa, una giovane polacca, a calmarsi. Ha rischiato di essere ucciso.
Perché Vasilica Popa, 25 anni, cittadino romeno, non ha mandato giù i rimproveri. Si è allontanato per qualche minuto ed è tornato con un coltello in pugno. Il paciere (del quale non è stato reso noto il nome) ha ricevuto otto coltellate alla schiena e alla braccia. Per fortuna nessuna mortale.
E’ successo alle 5 del mattino al bar Coiba di Olbia, in via Mameli. La discussione con l’italiano è cominciata all’interno del locale ed è proseguita fuori. E’ stato a quel punto che il connazionale di Vasilica Popa è intervenuto.
Il resto è successo in pochi minuti. Dopo l’intervento del paciere Popa è salito e bordo della sua auto e si è allontanato. La cosa sembrava finita lì. Ma pochi minuti dopo è ricomparso armato di una ‘pattadese’. Ha avuto un nuovo alterco col connazionale, l’ha colpito, e è risalito in macchina ed è fuggito.
Sul posto, avvertiti dai testimoni, sono subito intervenuti gli agenti della Squadra Volante del Commissariato di Olbia e un’ambulanza che ha trasportato il ferito in ospedale. I poliziotti hanno immediatamente rintracciato Vasilica Popa nella sua abitazione di via Brigata Sassari. Il romeno aveva già fatto sparire il coltello usato per il tentato omicidio; nella lavatrice gli agenti hanno trovato la maglietta che indossava al momento dell’aggressione, sporca di sangue. Il ferito è stato medicato in ospedale: secondo i medici dovrebbe cavarsela in venti giorni.