Pietrino Sanna, un impresario edile di Olbia, oggi 84enne, fallito a metà degli anni ’90, dopo anni di cause in Tribunale ha visto questa mattina l’arrivo nella sua abitazione degli ufficiali giudiziari, accompagnati dalla Polizia, che avrebbero dovuto procedere allo sfratto esecutivo. Per motivi familiari lo sgombero è stato però solo differito nel tempo. “Mi hanno portato via tutto“, ha detto sconvolto Pino Sanna, figlio del costruttore, nel ricostruire la vicenda che ha profondamente segnato la vita della famiglia.
Pietrino Sanna da anni si ritiene “vittima di una serie di reati” per i quali sono stati avviati vari procedimenti, qualcuno dei quali chiuso per prescrizione. Una vicenda che va avanti da oltre 25 anni quando l’uomo acquistò un terreno a Olbia, in via del Piave, nel centro della città, con l’intento di costruirvi un palazzo. Dopo aver ottenuto un mutuo bancario l’impresario scoprì che la persona da cui aveva acquistato il terreno ne era proprietaria solo in parte. Così da quel momento è iniziata una battaglia legale tra coloro che vantavano diritti reali sul terreno venduto indebitamente ai Sanna, la famiglia Bellu, l’impresario e lo stesso notaio. Oggi l’ultimo atto: l’ufficiale giudiziario si è presentato davanti all’abitazione dei Sanna, una villetta vicino alla strada Olbia-Sassari, in località Su trambucone, per procedere allo sfratto esecutivo. Dopo ore di attesa e dopo la visita di un medico l’ufficiale giudiziario ha deciso di concedere alla famiglia Sanna altri 40 giorni di tempo prima di procedere allo sfratto. Assieme all’ufficiale giudiziario anche l’avvocato che tutela i diritti dei Bellu.