Tolleranza zero verso l’inciviltà. Il sindaco di Olbia Settimo Nizzi non avrà pietà contro chi si renderà responsabile dell’abbandono di rifiuti nel territorio comunale. Chi verrà sorpreso in flagranza rischia una sanzione pecuniaria di 250 euro e non solo: sarà oggetto di approfonditi controlli. Dalle tasse all’abitazione, fino all’auto con la collaborazione dell’Agenzia delle entrate e la Guardia di finanza. Il giro di vite è stato annunciato nel corso di una conferenza stampa in cui il primo cittadino ha anche divulgato le immagini registrate dalle telecamere a circuito chiuso posizionate in alcune vie della città. Immagini che svergognano cittadini e cittadine mentre abbandonano i sacchetti della spazzatura sui marciapiedi di Olbia. Non solo durante la notte, protetti dall’oscurità, ma anche alla luce del sole con una noncuranza che evidenzia la sicurezza di restare anonimi ed impuniti. “D’ora in avanti non sarà più così – assicura Nizzi – dobbiamo porre fine a questo scempio”.
Quasi 6000 sacchetti abbandonati in due mesi
Solo nei due mesi luglio e agosto la De Vizia ha raccolto 5.500 sacchi di spazzatura non differenziata disseminata in tutta la città. Un lavoro che viene puntualmente reso vano dai lanciatori di sacchetti, pronti ad abbandonare la spazzatura in qualsiasi momento .“Questa è un’opera immane – spiega il sindaco di Olbia – la Polizia Locale sta facendo le indagini. Le sanzioni sono severe, partono da 250 euro, ma ci sono delle situazioni che non si risolvono. Il condominio di via Longhena continua a non differenziare. Oggi incontreremo il responsabile di un centro commerciale per fare il punto della situazione. Se non controlleranno a dovere la zona chiuderemo i parcheggi di nostra competenza”.
Si rischia anche la denuncia all’autorità giudiziaria
Il rischio per il lanciatore di sacchetti non è solo la multa ma anche la denuncia all’autorità giudiziaria. Il cittadino che viene colto in flagrante o identificato tramite le immagini delle telecamere riceverà inoltre un controllo approfondito su tutto ciò che lo riguarda, dalla regolarità nel pagamento delle tasse all’auto, alle proprietà.
Pugno di ferro anche contro i nomadi
Regole ferree anche per i nomadi che occupano il campo di Sa Corroncedda. Adesso dovranno occuparsi autonomamente di ripulire l’area in cui vivono. “Altrimenti saranno sommersi dai loro stessi rifiuti. Pantalone ha smesso di pagare per tenere pulita l’area del campo rom”, ha spiegato Nizzi. Il sindaco ha esposto il recente lavoro compiuto dall’amministrazione per ripulire lo spazio abitato dai nomadi: sono state portate via 25 tonnellate di rifiuti. Ora anche energia elettrica ed acqua potabile non saranno più gratis per i nomadi. Chi vorrà i servizi dovrà pagare.
Costanza Bonacossa