Ogliastra, riparte la dialisi domiciliare: cure a casa con il supporto degli infermieri

In Ogliastra riparte la dialisi domiciliare. Il servizio, ora nuovamente attivo, consente ai pazienti di effettuare i trattamenti direttamente a casa grazie a un’apparecchiatura dedicata e all’assistenza continua di un infermiere dell’Adi (Assistenza domiciliare integrata), presente per tutta la durata della seduta. Una novità importante che migliora la qualità della vita e il benessere psicofisico dei pazienti.

«Siamo molto soddisfatti di essere riusciti a riavviare questo tipo di trattamento», commenta Massimo Belluardo, direttore del reparto di Nefrologia e Dialisi dell’ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei. «Attraverso questo percorso mettiamo a disposizione un infermiere che assiste il paziente per tutta la seduta dialitica, un compito che solitamente spetta al caregiver o a un familiare».

I vantaggi della terapia a domicilio sono molteplici, soprattutto per i pazienti fragili: consente di gestire con più flessibilità la propria quotidianità, compatibilmente con lavoro, tempo libero e relazioni sociali. Inoltre, in un territorio come l’Ogliastra, caratterizzato da complesse condizioni orografiche, permette di evitare lunghi e faticosi spostamenti verso i centri dialisi di Lanusei e Tortolì, riducendo anche il rischio di ospedalizzazione. «Questo consente al paziente di mantenere la propria socialità e migliorare il benessere psicologico», aggiunge Belluardo.

L’accesso al servizio avviene attraverso il reparto di Nefrologia, previa valutazione di diversi parametri: dallo stile di vita del paziente alla sua autonomia, fino alle condizioni igienico-logistiche dell’abitazione. Le verifiche vengono effettuate attraverso un sopralluogo congiunto degli assistenti sociali della Asl e dei Comuni, insieme agli infermieri dell’Adi. In presenza di tutte le condizioni favorevoli, si procede con l’attivazione della terapia.

«I primi ad accedere al servizio sono pazienti già assistiti nel nostro reparto», spiega Belluardo. «Nel loro domicilio viene installata un’apparecchiatura dialitica, regolarmente sottoposta a manutenzione, e le forniture necessarie vengono consegnate in base alle necessità». I primi riscontri sono molto positivi: «Chi ha già iniziato il percorso è soddisfatto, soprattutto per l’assistenza qualificata degli infermieri, che trasmettono sicurezza ai pazienti e alle loro famiglie», conclude Belluardo, ringraziando la direzione aziendale, il personale medico, infermieristico, gli assistenti sociali e la coordinatrice infermieristica del reparto, Lauretta Pili.

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