Regolamentazione dello smart working e lotta al precariato: così il sindacato si rivolge alla Generazione Z, nata a cavallo del millennio. Dal 5° Congresso regionale della Uilcom Sardegna, incominciato oggi al Teatro Doglio di Cagliari, suggestioni e proposte per il futuro. “Scommettiamo sulle nuove generazioni- spiega il segretario generale, Tonino Ortega e sui giovani sindacalisti, offrendo loro formazione, opportunità di crescita, e responsabilità per un semplice motivo: sono il nostro futuro”.
Lavoro a casa, un boom con la pandemia. “Lo smart working non può essere inteso dalle aziende come un sistema per abbattere i costi, ma deve essere l’elemento di equilibrio che permette, a parità di impatto economico aziendale, una maggiore conciliazione tra vita e lavoro – ha detto Ortega -. Vanno individuati percorsi e soluzioni innovative: una flessibilità oraria ben definita, un diritto alla disconnessione che non deve rimanere sulla carta ma deve essere concretamente esigibile, e tutto il necessario a renderlo uno strumento non solo utile, ma soprattutto efficace e giusto. Allo stesso modo, non possono essere sacrificati i diritti alla salute e alla sicurezza sul lavoro, quelli sindacali e, potremmo dire, quelli “relazionali”.
Altro punto fondamentale per il nuovo corso del sindacato è – secondo la Uilcom Sardegna – il coinvolgimento dei giovani (il 90 % degli iscritti ha una età inferiore ai 45 anni e molte sono donne). “Oggi la grande sfida- ha detto il segretario- è quella di coinvolgere i cosiddetti Millennials e soprattutto la Generazione Z, nata a cavallo del millennio, che non conosce una vita senza tecnologia ed è la maggiore utilizzatrice della realtà virtuale. Queste generazioni di giovanissimi spesso si trovano a dover interagire sui posti di lavoro anche con i cosiddetti boomers, i figli del boom economico post-bellico, che hanno dovuto fare i conti con le nuove tecnologie in età adulta, non senza difficoltà”.
Emblematico, a proposito della situazione delle giovani generazioni, è il lavoro nei call center, proprio uno dei settori maggiormente rappresentati dalla Uilcom sarda. Un settore caratterizzato da tante tipologie contrattuali (addirittura 21 contratti di cui solo uno a tempo indeterminato), dove il lavoro- spiega Uilcom- è precario, frammentato e vulnerabile. Si è parlato anche di problemi e prospettive del Lirico.