Obbligo di Green pass da 1° settembre. Treni, taxi, aerei e bus: ecco le regole

Green pass obbligatorio per chi viaggia dal primo settembre. Sono le nuove regole previste in Italia per contenere la quarta ondata di contagi che non trova un freno per colpa dei no vax (è ormai accertato: nove su 10 tra coloro che finiscono in ospedale hanno rifiutato la profilassi anti-Covid). Cone le disposizioni in vigore da mercoledì, primo giorno di settembre, il Green pass diventa obbligatorio nei viaggi a lunga percorrenza. Sono esclusi gli autobus cittadini, anche perché sarebbe difficile fare i controlli. Ma vediamo nel dettaglio come funzionano le nuove regole previste dal decreto legge del 6 agosto e valide sino al 31 dicembre.

AEREI. Il Green pass sarà obbligatorio in tutti i voli nazionali (dal mese di luglio è richiesto per quelli in Europa). Fuori dall’Ue le regole cambiano da Stato a Stato. Nel nostro Paese dal 1° settembre sarà richiesta almeno una dose di vaccino. Oppure bisogna essere guariti dal Covid o avere un certificato fatto nelle 48 ore precedenti che attesta la negatività al virus. Indossare la mascherina è obbligatorio. Sugli aerei nessun limite alla capienza (è del 100 per cento), mentre sulle navette è dell’80.

TRENI. Chi chi viaggia su rotaie, il Green pass non serve nelle tratte regionali,, anche se si muovono tra più regioni. Questo perché c’è la possibilità di aprire i finestrini. Il Green pass è invece richiesto per Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità. La capienza per i treni, che è al 50 per cento sino al 31 agosto, passa dal 1° settembre all’80 per cento. Tranne sui treni Italo, che sarà al 100 per cento, in quanto queste carrozze hanno i filtri Hepa che garantiscono un ricambio continuo e completo dell’aria in carrozza, come succede negli aerei. Sui treni veloci la mascherina si può togliere per mangiare e e bere.

PULLMAN. Nel caso del servizio pubblico su strada, il Green pass è richiesto solo nelle tratte interregionali. oppure quando si viaggi nei pezzi adibiti a a servizio di noleggio con conducente, fatta eccezione nei casi in cui questa tipologia di trasporto è aggiuntiva rispetto al pubblico, prevede il decreto di agosto. Sempre obbligatoria la mascherina. Capienza all’80 per cento.

AUTOBUS. Nessun obbligo del Green pass per i bus cittadini. Resta solo da capire se diventerà obbligatoria la mascherina Ffp2 e non più solo quella chirurgica. Se ne occuperà il Comitato tecnico scientifico. La capienza sarà dell’80 per cento in zona bianca e forse scenderà al 50 in zona gialla. Ma è ancora da decidere.

TAXI. Anche in questo caso dal primo settembre si viaggia senza Green pass perché i taxi sono equiparati al trasporto pubblico locale. Nessuno potrà sedersi accanto all’autista e l’uso della mascherina sarà ugualmente obbligatorio. Per le auto sino a 5 posti, i passeggeri possono essere solo due (tre nei casi di una famiglia).

NAVI E TRAGHETTI. Per i viaggi via mare scatta ugualmente l’obbligo di Green pass. Solo se il collegamento è regionale, per esempio le tratte da La Maddalena a Palau o da Carloforte a Calasetta e Portoscuso, il Green pass non sarà richiesto.

PROBLEMI DI SALUTE. Le persone che, per qualunque ragione, non possono vaccinarsi, hanno la possibilità di viaggiare comunque senza Green pass,  ma dovranno esibire la certificazione medica che attesta i motivi del mancato vaccino. I medici dovranno rilasciare il certificato sulla base delle disposizioni previste dal ministero della Salute.

MASCHERINE. L’obbligo di mascherina sui mezzi pubblici – o comunque in tutti i luoghi chiusi – non si applica ai bambini con meno di sei anni e ai disabili che, per una qualche ragione, non possono indossarla.

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