Nuovo “scippo” di sabbia e sassi in spiagge: bloccati al porto di Olbia

L’ennesimo “scippo” ai danni delle spiagge della Sardegna è stato sventato al porto Isola Bianca di Olbia. Gli agenti della Security dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna hanno scoperto, durante l’attività di controllo, il furto di una bottiglia con oltre un chilo di sabbia, un sacco della spesa riempito di piccoli sassi di mare ed una scatola con tre pietre di grosse dimensioni, anche queste prelevate da una delle tante spiagge sarde. I primi due “bottini” sono stati scoperti a bordo di due auto, appartenenti ad altrettante famiglie, in partenza per Livorno e Piombino. La scatola con i sassi, invece, è stata rinvenuta sul veicolo di una coppia di giovani diretta sempre nel porto labronico. Tutti i turisti sono stati segnalati all’Autorità Marittima. La scoperta segue di 24 ore quella clamorosa con il sequestro di circa 30 chili di sassi in partenza per Civitavecchia, ma il fenomeno è ben più esteso, visto che sono stati registrati ben otto casi in appena due settimane.

“Di fronte a questo fenomeno – spiega Massimo Deiana, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna – mi sento, da una parte, di esprimere la massima preoccupazione per le dimensioni che lo stesso sta assumendo, in particolare per l’aspetto etico e comportamentale che, granello dopo granello e sasso dopo sasso, sta gravemente danneggiando il nostro ecosistema. Dall’altra, esprimo grande soddisfazione per l’egregio lavoro svolto dal servizio di security portuale che, oltre ai normali compiti derivanti dalle norme vigenti, si è fatto carico, con abnegazione, cura e massima sensibilità, dell’onere aggiuntivo di scongiurare e sventare questi furti”. “Ritengo sia necessaria una riflessione allargata e a vari livelli istituzionali – conclude Deiana – in modo che si possa addivenire, il prima possibile, ad una campagna massiccia di sensibilizzazione ed informazione. Ci faremo portavoce di questa esigenza, puntando ad estendere il raggio d’azione, per quanto ci compete, anche oltremare, di modo che, per i turisti, la Sardegna sia un’isola da vivere e non da portare a casa propria pezzo dopo pezzo”.

Foto d’archivio

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