Nuoro, ordinanza “anti-birrette”: i giovani pidiellini contro il sindaco renziano

Scoppia la guerra della beozia, a Nuoro. Da una parte il sindaco renziano, Alessandro Bianchi, che difende l’ordinanza “anti-birrette“, ovvero il divieto di vendere alcolico dopo le 21. Dall’altra ecco i giovani pidiellini della provincia che si ribellano al proibizionismo del primo cittadino, bollandolo come “inutile”.

Si affidano a una nota stampa, i ragazzi di “Giovane Italia Nuoro”, coordinati da Giorgio Gais. “Ma quale successo – si legge in un nota -: l’ordinanza anti-birrette è stata un flop”. Quindi ecco la premessa: “Il sindaco Bianchi – è scritto ancora – sostiene che il divieto di consumare alcol in strade e piazze ha prodotto effetti soddisfacenti”. Per Gais non è l’esatto contrario: “Gli sarebbe bastato – dice riferendosi al sindaco – fare un giro in città, visitare i Giardini o piazza Satta, per rendersi conto che non è così”.

I pidiellini nuoresi invitano il primo cittadino “ad andare in quei luoghi, per vedere in quali condizioni versano la mattina presto”. E poi l’affondo: “Quell’ordinanza non solo è sbagliata, ma del tutto inutile. Saremmo curiosi di sapere quante sanzioni hanno elevato gli agenti della Polizia municipale. Il divieto parte infatti dalle ore 21 ma, come noto, i vigili urbani smontano alle 20″.

Il coordinatore Gaias non ha dubbi: “Troviamo la consueta autocelebrazione del sindaco fuori luogo, ma sopratutto fuori dalla realtà, evidente dimostrazione di un primo cittadino che non conosce la propria città. Siamo di fronte all’ennesimo fallimento di questa amministrazione comunale, non discutiamo il fatto che bisogna avere pugno duro con chi sporca e deturpa la città. Ma se le ordinanze non vengono fatte rispettare, non servono a niente”.

Da Giovane Italia Nuoro arriva poi una domanda per il sindaco. “Ci sorge – è scritto ancora nella nota – un ulteriore dubbio: Bianchi si è mai chiesto perché una parte di giovani fa queste cose? È evidente che il nostro sindaco preferisce vivere nel paese delle meraviglie dicendo che tutto va bene, che i cittadini sono felici e contenti, ma apra gli occhi. Perché non è così”. E chissà, adesso, se (ed eventualmente cosa) il renziano Bianchi replicherà ai ragazzi berlusconiani.

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