In poco tempo la petizione “No al sito delle scorie nucleari in Sardegna”, promossa da Sardigna Libera, ha raggiunto 7.935 firme. È diretta al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ai ministri dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, e dello Sviluppo economico, Federica Guidi, al presidente della Regione Francesco Pigliaru e agli assessori Industria, Maria Grazia Piras, e dell’Ambiente, Donatella Spano.
Nella petizione “si diffida il governo italiano dal prendere in considerazione qualsiasi ipotesi di transito e stoccaggio di scorie radioattive nel territorio sardo” e si invita la Regione e i suoi organi preposti “a vigilare sulla tutela ambientale del nostro territorio e sulla salute dei cittadini, e a respingere concretamente qualsiasi iniziativa che possa identificare la nostra isola come possibile pattumiera nucleare nel Mediterraneo”. Sardigna Libera ricorda che “il popolo sardo, a maggioranza, ha espresso la sua contrarietà sul nucleare con il referendum del 13 giugno 2011”.