Notte di fuoco sulle spiagge di Alghero: in fiamme la pineta Mugoni

Un incendio di origine dolosa, ha devastato circa 15 ettari del litorale di Alghero, in particolare la pineta Mugoni e l’area protetta di Porto Conte, lambendo l’hotel Baia di Conte.

Le fiamme hanno letteralmente raso al suolo i campeggi di Sant’Imbenia e Sant’Igori (chiusi da alcuni anni) e colpito, almeno in parte, quello della Stalla. Il fuoco ha distrutto oltre 250 roulotte, tutte disabitate. L’incendio è partito tra le 2 e le 3 del mattino da Sant’Imbenia e, aiutato dal forte vento di maestrale, si è immediatamente esteso a tutta l’area. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Alghero e di Sassari e gli uomini del Corpo Forestale, che hanno operato con elicotteri e un Canadair.

I soccorritori impegnati a interdire l’area hanno individuato almeno una trentina di bombole a gas. I camping di Sant’Imbenia e Sant’Igori sono da anni al centro di una contorta vicenda giudiziaria, in seguito alla quale sono stati posti sotto sequestro da oltre tre anni.

Duro commento del sindaco di Alghero Mario Bruno: “I colpevoli di un incendio quasi certamente doloso dagli ingentissimi danni ambientali devono essere consegnati alla giustizia. Un atto vigliacco, vile, ingiustificabile, contro il nostro patrimonio ambientale. Un disastro dalle proporzioni ancora difficili da quantificare”.

“Iniziano ora le operazioni complesse di bonifica – ha detto Bruno – nell’area di Sant’Imbenia, Sant’Igori e la Stalla-Mugoni oggetto di un incendio dalle vaste proporzioni, per circa 15 ettari. Il complesso sistema della protezione civile, a livello territoriale ha risposto magistralmente. Alle forze dell’ordine tutte, ai piloti del canadair e degli elicotteri, alla protezione civile comunale ed ai volontari va il grazie più profondo e sincero da parte degli algheresi per l’azione svolta e quella in corso di svolgimento, dando prova di alta professionalità, coordinamento e collaborazione, anche attraverso l’attivazione del posto di comando avanzato. Due canadair, due elicotteri, il coordinamento delle forze da terra e in volo. Ho mantenuto e mantengo in queste ore – prosegue il sindaco – un contatto continuo con l’assessore dell’ambiente Donatella Spano, con il centro operativo regionale della protezione civile, con il vicesindaco delegato alla protezione civile Cacciotto e il dirigente Calzia all’interno del PCA, con la prefettura, con i responsabili della forestale e dei vigili del fuoco, attraverso un coordinamento permanente di tutte le istituzioni”.

“Tutto ha funzionato perfettamente, dando dimostrazione di efficienza, ora si individui chi ha messo a repentaglio un’area di altissimo valore ambientale”. Lo ha detto l’assessore regionale dell’Ambiente e Protezione civile, Donatella Spano, nella conferenza stampa convocata nella sala riunioni delle “Prigionette”, che ospita il distaccamento della forestale nell’area marina di Alghero.

“L’incendio è doloso, l’orario, le condizioni meteo, il punto di innesco e la vicinanza dei campeggi sotto sequestro confermano che gli autori sapevano cosa facevano”, assicura Sebastiano Mavuli, direttore del dipartimento di Sassari dell’Ente foreste della Sardegna. “Siamo intervenuti immediatamente, ma il vento e la presenza di diverse bombole di gpl ci hanno ostacolato sino all’arrivo di due canadair e due elicotteri”, spiega ancora Mavuli. “L’incendio è stato circoscritto, ma è stata distrutta un’area importante, ora è urgente approvare il piano di gestione del parco e il piano urbanistico dei litorali”, chiede il vicesindaco e assessore dell’Ambiente del Comune di Alghero, Raimondo Cacciotto, per il quale “dobbiamo rispondere agli infami autori di un gesto inqualificabile, che avvantaggia interessi privati rispetto a quelli collettivi”.

Gli assessori Spano e Cacciotto annunciano per domani una conferenza di servizi con Regione, Ente foreste, Vigili del fuoco, Comune di Alghero, Protezione civile, Area marina protetta e Arpas. “Provo grande rammarico, è stato toccato il cuore del parco”, dice il presidente del Parco di Porto Conte, Antonio Farris. “Per fortuna la parte più delicata del nostro ecosistema, ossia le dune, non è stato interessato, il danno biologico è contenuto – commenta – ma ora ci dobbiamo mettere tutti intorno a un tavolo e darci da fare”. La pensa così anche il direttore del parco e dell’area marina protetta, Vittorio Gazzale. “Questa emergenza mette in evidenza la presenza di una situazione grave, che va affrontata”.

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