Il virus della Febbre del Nilo, diffuso in Sardegna soprattutto nell’Oristanese, non sembra l’unico che rischia di diffondersi: un gruppo di zanzare è risultato positivo all’Usutu, un’infezione aviaria parente della Febbre del Nilo.
Le zanzare esaminate sono state catturate nell’area dell’ospedale San Martino. L’esito degli esami alla Asl 5 del territorio lo ha comunicato l‘Istituto Zooprofilattico della Sardegna. I campioni di insetti trovati positivi saranno ora inviati al centro di referenza nazionale, l’Izs di Teramo, cui spetterà confermare (o meno) l’esito.
“La situazione è sotto controllo – assicura Maria Valentina Marras, direttrice del Servizio di igiene e sanità pubblica della Asl 5 -: per i cittadini rimangono valide le stesse precauzioni da adottare, già comunicate per prevenire i contagi del virus della Febbre del Nilo”. Ovvero, prendere precauzioni su tutto per tenerle lontano le zanzare”.
È la prima volta nel 2023 che l’Usutu, meno pericoloso per l’uomo rispetto alla Febbre del Nilo, viene rilevato nell’Oristanese. “Il virus – spiega la Asl – può causare forme asintomatiche, forme influenzali e, nei casi più gravi, ma molto rari, meningo-encefaliti”. Per quanto riguarda la prevenzione “l’azione più importante rimane eliminare le raccolte d’acqua stagnante, dove si sviluppano le larve delle zanzare – precisa Marras -, con operazioni di bonifica ambientale e impiego di prodotti larvicidi. Occorre quindi svuotare di frequente l’acqua presente nei sottovasi dei fiori, ciotole per gli animali, secchi e altri contenitori”.
Dalla Asl di Oristano, consigliano comunque di usare “con moderazione repellenti cutanei; indossare, quando si è all’aperto,m indumenti di colore chiaro che coprano la maggior parte del corpo; applicare le zanzariere alle finestre e alle porte di ingresso; in caso di presenza di zanzare in ambienti interni, vaporizzare spray”.