Non cammina più dopo intervento: rinviati a giudizio due chirurghi

Per un presunto errore in sala operatoria per mesi è stata costretta a vivere su una sedia a rotelle e ad assumere massicce dose di farmaci a base di oppiacei: ora non sa se ritornerà a camminare come prima. Si tratta di una donna di Sassari che lo scorso giugno si è sottoposta a un intervento di ernia del disco alla Clinica Città Studi di Milano, l’ex Santa Rita. Ora il pm milanese Francesco De Tommasi ha mandato a giudizio, con decreto di citazione diretta, Alberto Maleci, docente di Neurochirurgia all’Università di Cagliari e il secondo operatore. L’accusa è lesioni gravi colpose per il mal posizionamento di alcune viti. Il processo si aprirà davanti al giudice monocratico della quinta sezione penale del Tribunale il prossimo 20 novembre. L’indagine è nata dall’esposto della donna, 45 anni, assistita dall’avvocato Antonio Secci, il quale a breve depositerà denunce per altri due casi analoghi di pazienti operati da Maleci a Milano e che ora non riescono a camminare.

Come si legge nel capo di imputazione, Maleci, che dal 2016 fa parte dell’equipe neurochirurgica dell’Istituto Clinico Città Studi ed esercita anche a Quartu Sant’Elena e a Cagliari, a Forte dei Marmi e pure presso il Centro Oncologico Toscano, ha effettuato un intervento chirurgico di discectomia, cioè la rimozione della parte danneggiata di un ernia del disco, con il “posizionamento di cage”, uno speciale spaziatore. Da quanto è emerso “le viti di destra” sarebbero state “collocate all’esterno del corpo vertebrale” andando a toccare le “radici nervose”.

Da qui, secondo la ricostruzione del pm, la signora ha dovuto ricorrere a visite specialistiche per i continui dolori che “le impedivano (…) la deambulazione”, eccetto alcuni casi in cui riusciva a camminare ma solo con un busto di sostegno. Dolori contro i quali è stata costretta a prendere costantemente farmaci a base di oppiacei. In un certificato medico rilasciato alla paziente, lo steso professor Maleci ha parlato di di “viti fuoriuscite dall’asse”. La 45enne, dopo una serie di consulenze specialistiche, è stata sottoposta a un nuovo intervento per la rimozione delle viti anche se, ha riferito l’avvocato Secci, non si sa se tornerà a camminare come prima. Il legale, inoltre, ha annunciato che nei prossimi giorni depositerà ai pm milanesi le denunce per conto di altri due uomini, un 34enne e un 50enne che dalla Sardegna sono venuti a Milano alla ex clinica Santa Rita per essere operati dal neurochirurgo, il primo un anno fa e l’altro un anno e mezzo fa, e che ora pure loro non riuscirebbero più a stare in piedi per i dolori.

 

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