“No cittadinanza onoraria a Mussolini”, la petizione arriva nell’aula del Comune

Il Comune di Terralba dovrà decidere: mantenere la cittadinanza onoraria, conferita il 14 maggio del 1924 a Benito Mussolini e al prefetto di Cagliari Asclepia Gandolfo dal commissario prefettizio Domenico Palmas, o no. A sollevare la questione è stato nei mesi scorsi il comitato Madiba coscienza civile, che ha organizzato una petizione popolare e raccolto centinaia di adesioni per revocare quella spinosa delibera del 1924. Fino a poco tempo fa del documento non si era a conoscenza e il ritrovamento ha scatenato le polemiche, tanto che anche la senatrice a vita Liliana Segre, quando è venuta a conoscenza della questione ha mandato un messaggio ai cittadini del Comitato. “Non vi potrò raggiungere nella bella Sardegna ma approvo con il cuore la vostra iniziativa”, ha scritto la senatrice al Comitato, aggiungendo che “è un bel modo di coltivare la memoria, che è il miglior modo per mantenere in buona salute la democrazia”.

La revoca dell’ordinanza sarà discussa in Aula giovedì 19, per i cittadini del comitato ci sono almeno due buoni motivi per revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini e a Gandolfo. Da una parte l’instaurazione in Italia di un regime totalitario e la promulgazione delle leggi razziali, dall’altra i torti, consistente in particolare nell’esproprio di migliaia di ettari di terreno agricolo, subiti dal Comune di Terralba e dai suoi cittadini per consentire la costituzione del Comune di Mussolinia (l’attuale Arborea).

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