Un flash mob di protesta. “Costruttivo”, dicono gli organizzatori. E soprattutto molto utile. Perché al Pronto soccorso di Carbonia, l’unico rimasto aperto nel territorio dopo la chiusura della struttura al Cto di Iglesias, non c’era nemmeno un numero sufficiente di sedie. Oggi le hanno portate i volontari delle asssociazioni sulcitane che operano nel settore sanitario e hanno organizzato l’operazione ‘State comodi’.
Attraverso il coordinamento denominato Socor Sardegna, adesso fuori e dentro il Pronto soccorso del Siarai non sarà più un problema trovare almeno una sedia. Per essere curati, invece, serve un’enormne pazienza perché si sta in fila ore e ore.
“Crediamo che talvolta basti poco per dimostrare la volontà di ridurre i disagi, magari cercando di risolvere quelli più semplici – spiegano i volontari -. Già da tempo, abbiamo avuto modo di segnalare le gravi difficoltà che si vengono a creare per le squadre di servizio sulle ambulanze di base, a causa della drammatica situazione organizzativa dei Pronto Soccorso”.
Le sedie, in ogni caso, non sono l’unica emergenza in questa sanità targata centrodestra e sempre più a pezzi. “Sugli altri temi, quali l’approvvigionamento di letti per i pazienti, per evitare di trattenerli nelle barelle delle ambulanze, ma anche il ristoro con un po’ di acqua fresca, la soluzione è lontana. Non si è concretizzato nualla delle richieste fatte”.