Niente granite in confezione di plastica: il giudice di pace dà ragione al Comune

Nelle spiagge della Costa Smeralda è vietato vendere granite, se confezionate in plastica monouso. Così ha stabilito la sentenza pronunciata oggi dal giudice di pace di La Maddalena, che ha respinto i ricorsi promossi dalla società ‘Sea and Sun’ nei confronti del Comune di Arzachena.

Sia nel 2018 che nel 2019, l’Amministrazone municipale aveva messo al bando l’utilizzo della plastica in spiaggia, quindi anche la vendita delle granite vendute in confezioni di questo tipo. in confezione di plastica. E per far rispettare l’ordinanza comunale il sindaco aveva sguinzagliato la polizia locale nel litorale di Porto Cervo, sequestrando merce anche alla ‘Sea and Sun’. È stato lo stesso sindaco Roberto Ragnedda ad annunciare la vittoria in tribunale.

Il primo cittaduino l’ha chiamata la “battaglia delle granite”. Anche perché il caso è destionato a fare giurisprudenza a livello nazionale. Ragnedda precisa: “Non abbiamo nulla contro le granite in sé. Ma moltissimo contro la plastica e il suo uso. Nelle nostgre spiagge non possiamo permettere attività che danneggino l’ambiete, fattispecie in cui rientra la vendita di granite in confezioni di plastica”. le spiagge interessare sono quelle da Cannigione a Porto Cervo. La Costa Smeralda, appunto. Da La Celvia a Mannena, da Liscia Ruja (nella foto) a Baja Sardinia”.

Il giudice di pace ha accolto la tesi difensiva del Comune di Arzachena, rappresentato dall’avvocato Giosuè Seghezzi. “‘Sea and Sun’ – spiega il legale – aveva impugnato i verbali e i sequestri effettuati nel corso del 2018 dalla polizia municipale. La società ricorrente sosteneva di aver esercitato solo il servizio di food delivery,
ossia di consegna per corrispondenza ai bagnanti. Ma il giudice le ha dato torto”.

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