A Desulo manca la corrente dalle 6 di questa mattina. Ma la neve non h a portato solo il black-out: nel paese del Nuorese, a mille metri di altezza, sono saltate anche tutte le linee telefoniche, sia dei fissi che dei cellulari. Addirittura da un’ora prima sono nella stessa situazione anche alcuni centri della Barbagia Mandrolisai, ovvero Tonara, Belvì, Gadoni e Aritzo.
Desulo non è nuovo a black-out di questo genere: l’anno scorso, sempre in seguito a una nevicata, la corrente saltò per trentasei ore. “Non abbiamo la più pallida idea se ci sia qualcuno che sta intervenendo, di certo questa situazione ci sta mettendo a dura prova – dice un’imprenditrice, Daniela Melis -. Non è possibile che accada questo per venti 20 centimetri di neve. L’anno scorso una signora nefropatica ha dovuto fare la dialisi a bordo di un camper. Non si può parlare di turismo in montagna, se non arriva la civiltà e lo Stato che ci garantisca i servizi essenziali”.
Ancora dalla testimonianza della donna: “Qui i ristoratori, i panificatori i commercianti e tutte le attività produttive stanno minacciando di chiudere e non solo per i disagi legati alla neve. La corrente salta in continuazione con celle frigo e altri elettrodomestici che rischiano di rompersi e l’impossibilità di lavorare senza interruzioni. Chi ha le competenze per farlo risolva i problemi una volta per tutte: siamo cittadini che pagano le tasse e non possiamo essere abbandonati così”.
Da Desulo parla pure Gianni Casula, del ristorante Gennargentu. “Abbiamo prenotazioni per tutto il fine settimana – dice all’Ansa – e non possiamo nemmeno avvisare i clienti che siamo impossibilitati a lavorare perché le linee telefoniche o non vanno per niente o vanno a intermittenza”.
Il racconto dell’odissea è carico di amarezza: “Non abbiamo corrente elettrica e abbiamo già anticipato un sacco di soldi per dotarci delle provviste in cucina per il weekend: perderemo tutto – afferma il ristoratore -. Inoltre la via Kennedy, la strada che porta al locale, è sommersa dalla neve e non si riesce nemmeno ad arrivare. Non ci si può riempire la bocca di turismo montano e poi lasciarci così, questa è una vergogna“.
Insieme a Casula rischiano di perdere tutto anche i panifici che hanno preparato gli impasti e i salumifici e macellerie che conservano nelle celle frigo. E dopo diverse ore senza elettricità sta subendo disagi anche chi ha messo in moto i gruppi elettrogeni, perché nel momento in cui finirà il combustibile, se ci sarà ancora il blackout, non si potrà fare rifornimento perché pure le stazioni automatiche di carburante funzionano con la corrente.
Sul fronte di Tonara, Belvì Gadoni e Aritzo, per riparare il guasto l’Enel dice che ha inviato propri tecnici, allertati dai sindaci. “Riesco a parlare al telefono perché nell’ultima ora Tim è l’unico server che sta funzionando – ha detto all’ Ansa il primo cittadino di Aritzo, Paolo Fontana -. Dall’alba insieme ai miei colleghi abbiamo chiamato la Protezione civile e segnalato il problema”.
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