“Maltrattamenti agli animali? Non è vero niente, i nostri animali stanno bene”. Non ci sta a fare la parte del cattivo padrone Eusanio Martino, direttore del Martin, uno dei circhi più discussi degli ultimi tempi: un mese fa il Corpo Forestale aveva disposto il sequestro di un orso bruno, un elefante e una tigre per presunti maltrattamenti e mancanza di sicurezza dopo una denuncia presentata dall’associazione Lav Cagliari alla Procura della Repubblica. Pochi giorni fa lo stesso circo Martin era stato chiamato in causa da Michela Vittoria Brambilla, membro del comitato di presidenza di Forza Italia e presidente della Lega Italiana per la Difesa degli animali e dell’ambiente, che parlava di inferno per gli animali dentro uno spettacolo squallido.
“Da otto giorni il Giudice per le indagini preliminari ha disposto il dissequestro degli animali – sottolinea Martino, che in questi giorni prosegue con la sua compagnia il tour nell’isola e ora si trova a Nurri – perché ha riscontrato che queste accuse erano infondate”. Gli animali ora hanno ripreso il lavoro interrotto il 3 marzo scorso quando gli agenti della Forestale avevano effettuato quello che secondo Francesco Mocellin, avvocato dei Martino “più che un controllo ispettivo sembrava una azione militare”.
E le accuse di maltrattamento, le gabbie troppo strette, le museruole e le catene? “I nostri animali vengono legati per motivi di sicurezza solo quando riceviamo i controlli della Asl con il personale che deve fare prelievi e controlli, e nel momento prima di essere portati dentro il circo per lo spettacolo. Nel resto della giornata nessuna catena. Il pubblico può vedere di persona come stanno gli animali, non dimentichiamo che in ogni comune arrivano i controlli di Asl e Corpo Forestale che verificano il loro benessere”.
Ricordiamo al signor Martino che in un video girato a Carloforte un anno fa si vede un grande orso bruno portato al guinzaglio in mezzo alle persone: “Quell’orso ha 35 anni, in natura ne vive al massimo 18”. Forse gli spettacoli dove si esibiscono insieme preda e predatore, la tigre in groppa alla zebra non sono una crudeltà? “Si tratta di animali nati in cattività, la tigre non proverà l’istinto di aggredire la zebra o il cavallo perché ha sempre vissuto con loro. Tenere gli animali in cattività è sbagliato? Benissimo, ma allora dovremo fare lo stesso discorso per i cavalli all’ippodromo, il cane sotto i riflettori in tv, gli animali tenuti dentro monolocali, le pecore sfruttate dai pastori, oppure parliamo di animali di serie a e animali di serie b? Se lo Stato ci imporrà nuove norme sugli spettacoli circensi le seguiremo, per ora rispettiamo quelle che ci sono e che non ci vietano di lavorare con gli animali”.
E l’addestramento con pungoli e catene di cui parlano testimoni e documentari? “Io non sono un domatore ma posso assicurare che se in passato sono stati fatti tanti sbagli nel mondo circense oggi non è più così. Gli animali sono abituati da piccoli a eseguire certi esercizi, per loro è normale ma non usiamo nessuna crudeltà. Stiamo rispettando le regole, non lo stesso si può dire per tutti quelli che negli ultimi tempi stanno montando una brutta campagna mediatica contro di noi come la Lav Cagliari che ci ha ripetutamente diffamato: è pronta una azione legale contro di loro e denunceremo anche Michela Vittoria Brambilla per quanto ha detto su di noi”.
Francesca Mulas