Inizieranno il 7 settembre a Torino le operazioni peritali dello staff di consulenti nominato oggi dalla Procura di Cagliari per accertare le cause della morte del piccolo Luca, nato con un taglio cesareo d’emergenza il 12 luglio scorso e rimasto in vita solo per quattro ore. Il sostituto procuratore Giangiacomo Pilia ha conferito l’incarico al medico legale Rita Celli che sarà affiancata dagli specialisti in ostetricia, neonatologia e anatomia patologica, rispettivamente Claudio Fabris, Guido Menato e Giovanni Botta.
Dal canto loro, i difensori dei sei medici indagati per omicidio colposo hanno depositato l’elenco dei consulenti di parte: saranno Roberto Demontis e Secondo Guastino, Ernesto Daloia e Corrado Moretti, Ferancesco Paribello e Michele Costa, Mima Muller e Marco Palomba. Non ci sarà necessità di autopsia, visto che un esame autoptico era stato effettuato a ridosso del decesso e i reperti campionati: questi saranno acquisiti dal pool di esperti del magistrato e verranno esaminati nei laboratori torinesi al ritorno dalla pausa estiva.
Tutti e sei i medici indagati sono del reparto di Ostetricia e ginecologia del Policlinico universitario di Monserrato. Si tratta di Alessandro Mauri, Enrico Silvetti, Michele Peiretti, Patrizia Straullu, Alessandra Reali e Danila Manus, difesi dagli avvocati Rita Dedola, Luigi Perra, Massimo Ledda e Massimiliano Ravenna. La mamma del piccolo morto era stata portata al Policlinico con una sospetta emorragia alla 31/ma settimana di gravidanza. Per tentare di salvare il bambino e la donna, che rischiava la vita, i medici avevano deciso l’intervento chirurgico d’urgenza e il parto cesareo. Ma in sala operatoria la partoriente aveva avuto un arresto cardiaco di quattro minuti. Salvata e stabilizzata, completato il parto, il piccolo era stato trasferito in Neonatologia, dove era morto quattro ore dopo.