Neonata morta a Burgos, nessun segno di violenza sul corpicino

Manuel Scordo

Nessun segno di violenza su quel corpicino, nessun elemento che possa far pensare alla “shaken baby syndrome“, la sindrome del bimbo scosso. Non è morta per cause violente la neonata di Burgos partorita in casa e trovata senza vita venerdì pomeriggio, cinque giorni dopo la nascita, in apparente stato di denutrizione.

Sono alcuni degli elementi emersi nel corso dell’autopsia eseguita questo pomeriggio al Policlinico di Monserrato dal medico legale, Alberto Chighine incaricato dal sostituto procuratore della Repubblica del Tribunale di Nuoro, Giorgio Bocciarelli che ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di abbandono di incapace, iscrivendo nel registro degli indagati i nomi della mamma 28enne, della zia e dei nonni della piccola. Presente all’esame autoptico anche il dottor Nicola Lenigno, nominato dagli avocati gli avvocati Salvatore Lai e Giuseppe Floris che rappresentano gli indagati.

L’autopsia è iniziata alle 15 ed è terminata intorno alle 18. Circa tre ore in cui il medico legale ha cercato di rispondere a tutti i quesiti avanzati dalla Procura. Da quanto si apprende, i primi riscontri hanno fornito alcune risposte: la piccola è nata viva, ma non si sa per quanto tempo abbia resistito. Ha respirato, ma non si sa per quanto tempo.

Tra le ipotesi che sono ancora tutte da valutare c’è anche quella dell’immaturità. La piccola potrebbe essere nata prematura o o con qualche organo ancora non completamente sviluppato. Un quadro che potrebbe aver poi portato al decesso. Ma si tratta solo di ipotesi. Per avere tutte le risposte bisognerà aspettare gli esiti degli esami istologici.

Il medico legale ha chiesto 90 giorni di tempo. Dopo gli accertamenti necroscopici, i legali non hanno voluto rilasciare alcuna dichiarazione. Di sicuro i familiari sono stati già ascoltati diverse volte dai militari dell’Arma della Compagnia di Bono, intervenuti, dopo la chiamata della giovane mamma, nell’abitazione a Burgos che stanno seguendo le indagini. Il sostituto procuratore di Nuoro, Giorgio Bocciarelli, titolare dell’inchiesta, si è riservato di interrogarli formalmente nei prossimi giorni anche alla luce di quanto emerso dall’autopsia.

Manuel Scordo

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