Esercizio abusivo della professione sanitaria, maltrattamenti, abbandono di persone incapaci, lesioni gravi. Sono solo alcune delle ipotesi di reato formulate dal Pm di Nuoro, Giorgio Bocciarelli, al momento contro ignoti, per la vicenda della Residenza familia (e non famiglia, come appreso in un primo tempo), una struttura per anziani in via Aosta a Nuoro, in cui è stata effettuata ieri una lunga perquisizione della Squadra mobile, coordinata dal vice questore aggiunto Fabrizio Mustaro, insieme ai vigili del fuoco, alla Asl e all’ispettorato del lavoro. Sotto interrogatorio è finita la direttrice della casa di riposo e il personale sanitario impiegato nella Residenza.
L’attività investigativa è iniziata un anno fa, dopo alcuni episodi sospetti: un nonnino si é presentato all’ospedale San Francesco di Nuoro dicendo di essere stato picchiato, un altro sarebbe morto suicida, altri due deceduti in circostanze poco chiare. Ora la Procura ha deciso di accelerare ordinando le perquisizioni. Numerosi i documenti sequestrati nel corso della giornata. Perquisizioni non solo nella struttura di via Aosta, ma anche nel Comune di Nuoro e nella sede dell’associazione Anni d’Oro Onlus in viale Monastir a Cagliari. Ció che più preoccupa gli inquirenti è la sicurezza dei 40 anziani ricoverati. Nelle prossime ore potrebbero scattare provvedimenti nei confronti del personale sanitario e misure per la tutela degli ospiti.