In Sardegna ci sono quarantatré ponti di nessuno per i quali non si sa chi debba occuparsi delle manutenzioni. Il dato, pubblicato nella rubrica Dataroom del Corriere della Sera, emerge da un censimento eseguito nel 2017 dall’Anas. Allora l’ente nazionale per le strade si chiese chi dovesse occuparsi dei 2.994 viadotti che incrociano i 27mila chilometri di rete stradale gestiti proprio dall’Anas in tutta Italia.
Il risultato, secondo quanto riporta il Corsera con una serie di documenti, sono 1425 viadotti dalla proprietà sconosciuta. In Sardegna ce ne sono 43 su un totale di 199 censiti tra l’area di Cagliari e Sassari. “Non è possibile risalire con certezza al gestore di un ponte – si legge nell’articolo a firma di Milena Gabanelli e Andrea Pasqualetto – perché nella maggior parte dei casi ha registrato passaggi di proprietà o di gestione se i titolari sono privati, come nel caso di Consorzi o singole società, possono subentrare contenziosi, fallimenti, decessi. Cambiano gli uomini, i riferimenti, e tutto si confonde”.
Dati allarmanti se si considera che a livello nazionale secondo l’Anas oltre la metà delle strutture ha un’età che supera i quarant’anni di età e quasi un quarto ha superato il mezzo secolo. È possibile dunque che i ponti abbiano necessità di manutenzioni. Qui la domanda sorge spontanea: chi se ne deve occupare?
In basso la mappa e l’elenco dei ponti pubblicati dal Corriere della Sera