“Nel carcere di Oristano troppi detenuti e il personale non basta”

“È ancora Massama a Oristano il carcere dove si è registrato a ottobre il numero di detenuti oltre il limite regolamentare. Sono infatti 273 per 259 posti disponibili, pari al 105,4 per cento. Una condizione resa ancora più grave dal tipo di persone detenute, prevalentemente ergastolani, e dalla grave carenza di personale penitenziario, agenti ‘anziani’ e 40 ispettori in meno rispetto alla pianta organica. Difficile la condizione anche dei funzionari giuridico pedagogici, solo 2 in servizio per poter garantire a tutti le attività trattamentali”.

Lo sostiene Maria Grazia Caligaris dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, prendendo in esame i dati aggiornati dal dipartimento dell’amministrazione penitenziaria relativi al 31 ottobre scorso. “Non si può dimenticare – sottolinea l’esponente di Sdr – che il carcere di Oristano è stato oggetto di una protesta da parte di 160 detenuti per l’assenza di attività trattamentali, per le condizioni di vita in celle dove filtra l’acqua e per un Istituto dove gli ergastolani non possono disporre di celle singole e accedere al lavoro”.

“Complessivamente emerge uno spaccato contraddittorio sulla situazione detentiva nell’isola che, peraltro, mese dopo mese vede crescere il numero di detenuti, in particolare quelli dell’alta sicurezza. La situazione non è facile neanche a Tempio. Nel carcere di Nuchis sono infatti ristretti 165 detenuti per 170 posti. I numeri – afferma Caligaris – non hanno bisogno di commenti, parlano da soli. 1210 su 1988 ristretti (2.605 posti) si trovano a Cagliari (547), Nuoro (274), Sassari (389), tutte strutture dove si trovano sezioni di Alta Sicurezza e a Bancali anche 90 detenuti al 41bis. Un caso a parte è la casa circondariale di Lanusei, tradizionalmente destinata ai ‘protetti’. 585 sono invece i reclusi nelle Case di Reclusione e 222 nelle tre Colonie Penali che dispongono però di 613 posti”.

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