Nave carica di droga, marinai pronti a fuggire: cinque arresti

Erano stati condannati in primo grado a un massimo di 12 anni di reclusione e un minimo di 7 anni e 8 mesi, e dopo aver trascorso due anni e quattro mesi in carcere, erano tornati in libertà in attesa del processo di secondo grado, ma erano pronti a fuggire: due avevano già raggiunto il confine di Ventimiglia.

Cinque cittadini siriani sono stati arrestati dai militari della Guardia di finanza del Gico di Cagliari. Si tratta di cinque dei nove componenti dell’equipaggio della motonave Jupiter, a bordo della quale, la Guardia di finanza di Cagliari, nell’ottobre del 2015, trovò 20 tonnellate di hascisc. I dieci a marzo dello scorso anno furono condannati in primo grado per traffico internazionale di sostanze stupefacenti, aggravato ai sensi della normativa contro il crimine transnazionale organizzato. I cinque “dopo aver scontato un lungo periodo di detenzione – spiegano dalle Fiamme gialle – si trovavano in stato di libertà in attesa del processo di appello. Ritenendo comunque sussistente un grave e attuale pericolo di fuga connesso alla rilevante pena irrogata nei confronti degli stessi nel giudizio di primo grado, la Corte d’Appello di Cagliari, il 7 maggio scorso ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere”. I militari del Gico della Finanza hanno rintracciato tre dei cinque siriani in un albergo in centro a Cagliari e adesso di trovano in cella a Uta. Gli  altri 2 sono stati individuati e bloccati con l’aiuto della polizia di frontiera, al confine di stato di Ventimiglia.

La Jupiter, cargo di oltre 100 metri battente bandiera delle Isole Cook, venne intercettata lungo il canale di Sardegna. Le Fiamme gialle, grazie anche alla collaborazione della Guardia Civil spagnola intervenuta con un proprio aeromobile, erano riuscite ad individuare il cargo in navigazione in acque internazionali e una volta a largo della Sardegna venne abbordata e scortata in porto. 18 giorni dopo scattò una dettagliata perquisizione e all’interno di due intercapedini ricavate nei cassoni di zavorra di prua, furono rinvenuti 821 pacchi che contenevano hascisc, per un peso complessivo di quasi 21 tonnellate e del valore di circa 200 milioni di euro.

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