Naufragio nelle Bocche di Bonifacio: mercantile si incaglia sugli scogli

Il Rhodanus, una nave cargo di 86 metri cargo battente bandiera olandese, immatricolata ad Antigua & Barbuda, è andata ad incagliarsi sugli scogli davanti al fiordo di Porto vecchio, nel sud della Corsica. L’equipaggio, composto da una quindicina di persone tra personale di macchina e ufficiali è rimasto incolume nel tremendo impatto della chiglia con gli scogli dell’isola corsa. L’allarme radio lanciato dalle stazioni Vts di La Maddalena e Capo Pertusato, in Corsica, che controllano il traffico marittimo in transito sulle Bocche di Bonifacio, non è servito a nulla. L’incidente è avvenuto alle 3. La nave, che procedeva dal Tirreno in direzione ovest ha imboccato le Bocche di Bonifacio ad oltre dieci nodi e neppure gli allarmi che scattano in plancia che preannunciano una collisione hanno allertato l’equipaggio e il personale in servizio ai comandi del mercantile.

Dal porto di La Maddalena è stata fatta uscire una unità della Guardia Costiera che ha affiancato, inutilmente, la nave durante il transito nelle acque nazionali mente il cargo procedeva, incontrollato, verso le acque francesi, dove le autorità marittime facevano di tutto per scongiurare l’impatto con gli scogli. La Rhodanus aveva già rischiato il naufragio il 22 febbraio del 2010 quando il cargo, dopo aver attraversato le bocche in condizioni di mare proibitive, era riuscita con una inversione di marcia a 260 gradi ad evitare l’impatto con gli scogli di Barrettini. In quella occasione l’equipaggio si era scusato dicendo che l’ufficiale in plancia si era addormentato mentre non è nota la versione che stanno fornendo, in queste ore, il comandante della nave e i suoi ufficiali, alla gendarmeria francese. Al momento, stando alle informazioni diramate dalla direzione marittima del nord Sardegna diretta dal capitano di vascello, Maurizio Trogu, la situazione è sotto controllo, la nave non ha evidenti perdite di carburante o del materiale custodito nelle stive. Le autorità marittime francesi, che stanno seguendo il caso, hanno già inviato sul posto un rimorchiatore d’altura partito in nottata da Tolone, mentre nell’area del naufragio, che rientra nel parco internazionale marino delle bocche di Bonifacio, la navigazione è stata interdetta e sono all’opera unità della marina francese. Da parte italiana il ministero dell’Ambiente, allertato dal direttore marittimo Maurizio Trugu, ha messo in atto il piano di intervento a tutela dell’ambiente terrestre e marino spostando alla Maddalena le navi antinquinamento Castalia e Coral. Nel tardo pomeriggio dovrebbero cominciare le operazioni di disincaglio, da qui emergenza anche dal versante italiano delle bocche di Bonifacio per impedire qualunque forma di inquinamento nell’area marina protetta.

Forte preoccupazione è stata espressa dal sindaco di La Maddalena, Luca Montella. “È giunta l’ora di intervenire una volta per tutte – sottolinea il primo cittadino in una nota -. La nave cargo Rodhanus, diretta nelle bocche di Bonifacio, si è schiantata sugli scogli francesi. La stessa nave che rischiò l’incaglio anche nel 2010. Benché allertata per oltre un’ora, non ha nemmeno cambiato rotta e velocità. A poco servono la sorveglianza via radar se non ci si decide una volta per tutte a rendere obbligatorio anche il pilotaggio marittimo. Le carrette del mare, cargo vari ed oltre 3000 navi l’anno mettono a rischio il patrimonio della umanità rappresentato da questi arcipelaghi. L’area marina dell’arcipelago de La Maddalena e le Bocche di Bonifacio sono l’unica area riconosciuta a livello mondiale come Area Marina Particolarmente Sensibile. Bastano le cisterne di una sola di queste navi per fare un danno irreparabile al nostro patrimonio ambientale”-

Giampiero Cocco

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