“La Sardegna è anche la nostra casa. Questa Consulta era necessaria”. Sono le parole di Sofia, condivise dagli altri diciannove ragazze e ragazzi provenienti da tutta l’isola, a rappresentare la voglia di lavorare insieme nella “Consulta Gaia“, l’organismo voluto e realizzato dalla Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Carla Puligheddu che si è insediato ufficialmente questa mattina nella sala Transatlantico del Consiglio regionale. “Una grande occasione per le istituzioni e per tutti i cittadini – il commento della Garante – che potranno così ascoltare la loro voce, un germoglio per la società”.
Il progetto sperimentale, fa sapere Puligheddu, è caratterizzato dalla volontà istituzionale “di esplorare, di testare e verificare nuovi metodi e approcci, fondati sull’ascolto delle persone minori di età, ancora poco utilizzati”. L’organismo, fondamentale per la rappresentanza degli interessi delle persone minori di età, ha l’obiettivo di promuovere la partecipazione di ragazzi e ragazze sotto i 18 anni nei processi decisionali che riguardano le giovani generazioni, in linea con la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
“Sono felice che, nonostante le difficoltà, la nostra Regione, terza in Italia dopo il Lazio e l’Emilia Romagna, abbia istituito questo organismo che darà un enorme contributo in termini di istanze, opinioni, richieste, partecipazione e visioni”, spiega ancora Puligheddu. I venti componenti sono stati selezionati sulla base delle motivazioni espresse da ciascuno e nel rispetto di un’equa rappresentanza territoriale e di genere. Dieci ragazze e dieci ragazzi dai 12 ai 17 anni che rappresentano l’intera regione, e arrivano da Girasole, Oristano, Carbonia, Sassari, Oliena, Villamassargia, Arzachena, Orosei, Tortolì, Cagliari, Monserrato, Sant’Anna Arresi, Iglesias, Dorgali, Ussana, Villasor e San Gavino. Le candidature, provenienti da tutte le province e dalle due città metropolitane, sono state complessivamente 55. La prima seduta dell’organismo si terrà il 17 giugno, con all’ordine del giorno i temi della pace, del rispetto e della sopraffazione.
Temi impegnativi per i venti “nativi digitali” che da oggi cominciano un nuovo percorso.