Ha lasciato colleghi e amici scioccati la morte di Fabiano Ruggeri, 38 anni di Lamon, comune in provincia di Belluno, dove Ruggeri lavorata come operaio della Clivet. Il giovane di origini sarde, come riporta Il Gazzettino è stato trovato morto, due giorni fa, nella sua abitazione, in via Rigoi al civico 11, (nella foto a fianco) chiusa dall’interno. La mattina non si è presentato a lavoro e non rispondeva alle telefonate. A nulla è servito l’intervento dei sanitari che ne hanno constatato la morte e dei carabinieri della compagnia di Feltre che hanno avviato le indagini. Ruggeri era tornato da pochi giorni dalla Sardegna dove aveva trascorso qualche giorno con i genitori (il padre è di origini sarde e la madre di Limon) prima di ritornare in Piemonte. Dal 2 gennaio nessuno aveva avuto notizie, l’unico elemento che emerge è che Fabiano Ruggeri aveva detto ad amici e compaesani di non sentirsi bene ed è per questo motivo che la tesi più accreditata sulle cause di morte sarebbe quella naturale., anche se l’autopsia disposta dal sostituto procuratore, Roberta Gallego, non ha fatto pienamente chiarezza sull’accaduto.
La casa dove viveva il ragazzo è ancora sotto sequestro in attesa di sciogliere qualsiasi riserva, cosa che già potrebbe accadere nella giornata di oggi. Il giovane potrebbe aver avuto un infarto, visto che aveva anche familiarità per patologie cardiache. Come da prassi sono stati eseguiti anche tutti gli accertamenti tossicologici per escludere ogni altra ipotesi. La notizia della morte dell’operaio ha lasciato sconcertati i colleghi di Ruggeri che lavorano alla Clivet di Lamon.