Ben 34 morti sul lavoro nell’Isola durante il 2022. E il nuovo anno si è aperto nel peggiore dei modi, con il tragico incidente che ha coinvolto il quasi 23enne morto ieri a Sassari mentre lavorava in un cantiere lungo la provinciale Buddi Buddi. Numeri impietosi che hanno portato l’Unione sindacale di base a chiedere l’istituzione di un reato di omicidio sul lavoro per far fronte all’emergenza. “Il 2022 è stato l’ennesimo annus horribilis per la sicurezza sul lavoro; secondo i dati raccolti da Unione Sindacale di Base e Rete Iside Onlus sono stati, infatti, almeno 1.089 i morti di lavoro. Una cifra in linea con quelli degli ultimi anni, testimonianza di come la salute e la sicurezza di lavoratrici e lavoratori siano considerati sacrificabili sull’altare del profitto, derubricati a danni collaterali nel sistema economico capitalistico. E in quanto tali seppelliti dall’inazione della politica e dei sindacati complici, che si rifiutano di andare oltre il rituale stracciarsi le vesti ad ogni nuova morte”, scrivono i sindacati in una nota.
Il ragazzo di Sassari, Davide Da Costa, stava spostando alcune parti metalliche di automobili su un rimorchio, quando un camion lo ha investito spingendolo contro le pareti dell’altro mezzo. Il giovane è morto qualche ora dopo all’ospedale Santissima Annunziata di Sassari. L’ennesima vittima di una strage continua.