Il corpo di Pierre Milia è stato ritrovato senza vita ieri sera intorno alle 20 in una casa di campagna di proprietà della famiglia, dove il cuoco aveva un orto con frutte e verdure che poi utilizzava nel suo locale di Sant’Antioco.
” Ho appreso la terribile notizia questa mattina”, dice Gianni Cammilleri, consigliere comunale ed ex assessore alle Attività produttive del comune di Sant’Antioco. “Sono rimasto molto colpito perché conoscevo bene Pierre e mai avrei immaginato che potesse arrivare a fare un gesto così estremo. Pierre amava la vita, era uno sportivo, una persona impegnata nel sociale e perfettamente integrata nella comunità locale. Ricordo il suo grande contributo per rivitalizzare una delle più importanti manifestazioni cittadine ” Sa passillara “. Credo che il Pierre Pub – aggiunge l’ex assessore – sia uno dei primissimi locali di questa tipologia a essere stato aperto in Sardegna, se non il primo. Il suo successo, che era cresciuto e si era diversificato con gli anni, era indiscutibile. Ecco perché questo tragico epilogo lascia tutti senza parole”.
Non ci sono dubbi che dietro il gesto di Pierre Milia ci sia la crisi economica. Una crisi che ha falciato i consumi, travolgendo decine di attività commerciali. Lo chef lascia una moglie, con cui condivideva la gestione del pub, una figlia di 10 anni e un grande vuoto nella piccola comunità di Sant’Antioco.
Carlo Martinelli