È stato indagato l’ex fidanzato di Giada Calanchini, la 22enne morta a Bosa dopo la caduta dal terrazzo nella notte tra domenica 23 e lunedì 24 aprile. Come riporta l’Unione Sarda, al giovane viene contestata l’istigazione al suicidio. Per i legali che lo rappresentano, Vittorio Delogu e Annalisa Soggiu, si tratta di un “atto dovuto”.
Mentre resta in piedi l’ipotesi del suicidio della 22enne romana, il pm di Oristano, Marco De Crescenzo, ha incaricato il medico legale Roberto Demontis di predisporre l’autopsia, che verrà eseguita giovedì mattina all’ospedale San Martino di Oristano. La ragazza è morta dopo 12 ore di agonia all’ospedale San Francesco di Nuoro e a niente è valso l’intervento chirurgico. “Non ho alcun dubbio su quel ragazzo – ha riferito a Il Messaggero il padre di Giada Calanchini -, ma è stato un gesto plateale da parte di mia figlia che, forse, non voleva spingersi davvero a tanto, pensoche la situazione le sia sfuggita di mano”.
Secondo quanto si apprende della ricostruzione dei carabinieri di Macomer, la Calanchini aveva passato la serata insieme all’ex ragazzo, un 25enne del posto, e ad altri amici al Bosa Beer Festival, poi i due sono tornati a casa di lui in via Del Ginnasio. Lì probabilmente la ragazza, che si era trasferita in Sardegna qualche anno fa per amore del ragazzo, sperava di recuperare la relazione di cui non avrebbe accettato la fine. Da lì però le cose non sono andate per il verso giusto, tanto che la ragazza sarebbe salita sul terrazzo e si sarebbe buttata giù sotto gli occhi dell’ex fidanzato. Invano il tentativo del 25enne che avrebbe tentato in tutti i modi di salvarle la vita.