Domani 21 gennaio alle 11.45 nei locali della parrocchia di Burcei, l’arcivescovo di metropolita di Cagliari e Segretario generale della Conferenza episcopale italiana mons. Giuseppe Baturi, incontrerà Beniamino Zuncheddu.
Quest’ultimo è salito agli onori delle cronache per aver scontato 32 anni in carcere da innocente, unico colpevole del triplice omicidio consumato l’8 gennaio del 1991 in un ovile sito nelle campagne tra Sinnai e Burcei, in provincia di Cagliari. La Corte d’Appello di Roma, dove si sta svolgendo il processo di revisione, martedì 23 gennaio p.v., si spera ponga la parola fine a questa ingiusta detenzione, emettendo una sentenza nella quale il giudice (lo stesso del processo Cucchi), acclarerà l’innocenza di Zuncheddu riabilitandolo e restituendogli così la piena libertà.
La visita dell’alto prelato a Burcei, rappresenta un’ulteriore attestazione di solidarietà e sostegno da parte della Chiesa cattolica, essendo Baturi anche Segretario generale della Cei, a chi soffre ingiustamente per delle colpe non sue o vittima della malagiustizia terrena.
Ad accogliere il presule sarà il parrocco di Burcei don Giuseppe Pisano. Il sacerdote, infatti, sin dalla sua nomina ha sempre creduto nell’innocenza di Beniamino e perorato la causa per sostenere la liberazione. Oltre alla vicinanza spirituale, ha promosso la mobilitazione dei fedeli con la richiesta di preghiere a sostegno del parrocchiano ingiustamente detenuto.
A fare gli onori di casa sarà il primo cittadino Simone Monni, mentre la presenza dell’avvocato Trogu non è data per certa, in quanto sta limando e perfezionando l’arringa finale per martedì. Anche il compaesano Sergio Zuncheddu (editore de L’Unione Sarda/Videolina e Radiolina), farà parte della delegazione che accoglierà mons. Baturi.