“Per fotografare e salvaguardare l’intera biodiversità della Sardegna dobbiamo rivolgere una particolare attenzione all’ambito fluviale, dove vivono specie, come la trota sarda, a rischio di estinzione. Il monitoraggio iniziato nel 2015 per arrivare a una carta ittica regionale si conclude questo mese per i tratti montani dei fiumi e ora procederemo con quelli a valle”. Lo annuncia l’assessora della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano dopo l’approvazione in Giunta della delibera per la prosecuzione del monitoraggio della fauna ittica di acqua dolce con uno stanziamento di 80mila euro per il biennio 2018-2019.
“Stiamo facendo fronte all’informazione frammentaria sulla fauna autoctona dei fiumi sardi con una completa e comune base di dati per la gestione integrata dei vari ambienti fluviali”, spiega la titolare dell’Ambiente. Il documento sui tratti montani sarà pubblicato con la chiusura, a marzo, del lavoro di raccolta e ricerca realizzato dall’assessorato in collaborazione l’Università di Cagliari. Ciò consentirà l’attivazione di azioni di tutela mirate e specifiche per la specie. La mappatura delle acque dolci su questi tratti ha individuato le ultime popolazioni di trota sarda nella forma pura (Salmo cettii ex macrostigma). Si tratta dell’unica specie endemica e di importanza comunitaria secondo la direttiva Habitat, in quanto rischia l’estinzione a causa dell’ibridazione con la trota fario di origine atlantica che, utilizzata storicamente per massicci ripopolamenti, sta soppiantando ormai la popolazione autoctona.