Il giro di soldi che ruotava intorno a un money trasfer di Quartu ha fatto scattare i controlli della Guardia di finanza che ha scoperto irregolarità. L’operazione si è estesa ad altre quindici attività nella penisola e ha portato al sequestro preventivo di oltre 51 milioni per associazione a delinquere dedita all’autoriciclaggio. L’indagine è scattata dopo la segnalazione di un istituto di credito che ha evidenziato le anomalie nella gestione delle operazioni fatte in un’agenzia di pagamento gestita da un cittadino straniero a Quartu. “L’attività di analisi delle transazioni effettuate dall’operatore ha evidenziato, in primis, che il soggetto risultava non aver identificato compiutamente la clientela – si legge in una nota delle Fiamme gialle – ovvero aveva indicato, quali mittenti, ignari avventori dell’esercizio commerciale i quali si erano rivolti al professionista per altri servizi offerti, come, ad esempio, la fotocopia del documento d’identità per esigenze private”.
Da qui sono scattati gli approfondimenti del Secondo nucleo operativo metropolitano della Guardia di finanza di Cagliari che hanno verificato le operazioni dell’intero circuito di agenti money transfer legati all’agenzia quartese. “Sono state dunque effettuate perquisizioni locali tanto presso la sede principale dell’agenzia, sita in Milano, quanto presso l’abitazione del suo referente per l’Italia, un soggetto residente a Roma – si legge nella nota -. L’analisi di quanto acquisito ha fatto emergere la presenza di ulteriori 15 agenti di pagamento sparsi in tutta Italia, presso i quali sono state riscontrate le medesime criticità presenti nell’agenzia cagliaritana”. La Procura di Cagliari, condividendo le ipotesi investigative della Finanza, ha disposto il sequestro preventivo nei confronti dell’associazione per oltre 51 milioni di euro e tutti i sedici soggetti controllati sono stati denunciati per i reati di autoriciclaggio e associazione per delinquere.