Ha minacciato la sua ex dicendole che avrebbe diffuso sul web e sui social media gli scatti senza veli che erano in suo possesso. Un ricatto in piena regola che non è andato a segno, perché la vittima si è rivolta alla polizia. Gli agenti della Squadra mobile di Cagliari, coordinati dal dirigente Marco Basile, hanno arrestato per tentata violenza sessuale Roberto Sonedda, cagliaritano di 32 anni. Vittima una coetanea che si è presentata in Questura per denunciare quanto le stava accadendo.
La donna ha dichiarato di aver avuto una relazione con Sonedda (nella foto accanto), rapporto poi finito. I due erano rimasti amici, si sentivano ogni tanto telefonicamente e con sms. Il 18 agosto scorso Sonedda, via WhatsApp, avrebbe chiesto esplicitamente e con insistenza una prestazione sessuale alla sua ex in cambio della distruzione e riconsegna di alcuni scatti fotografici, ricevuti durante la loro relazione, che la ritraevano svestita. La donna ha più volte rifiutato la proposta, ma per tutta risposta il 32enne l’avrebbe minacciata dicendo che avrebbe pubblicato le foto osé su canali a luci rosse come “YouPorn“, o che le avrebbe inviate ai suoi genitori, oltre che ad affiggerle sui muri di casa sua e aspettare il matrimonio per poi diffonderle.
Lo scambio di messaggi, secondo quanto emerso dalle indagini, è durato fino alla sera di domenica scorsa, quando Sonedda ha inviato un ultimatum: voleva una risposta entro le ore 20. La donna avrebbe provato a convincerlo anche offrendogli denaro, ma inutilmente. Alla fine, disperata, ha accettato proponendo un incontro fissato per ieri notte. Ma all’appuntamento si sono presentati anche gli agenti di polizia che hanno così fatto scattare l’arresto.
Dalla Questura è trapela anche un altro dettaglio inquietante: quello architettato dal 32enne finito in cella non doveva essere un ricatto lampo, ma prolungato nel tempo. Lo hanno scoperto gli investigatori dopo il sequestro del telefonino dell’uomo, probabilmente leggendo altri messaggi contenuti nello smartphone, dove gli agenti hanno trovato foto osé della giovane donna e altri scatti molto più hard. Non solo. Sul cellulare è stata trovata anche un’applicazione protetta da password denominata “Gallery Lock“, sulla quale Sonedda aveva salvato una copia esatta della cartella immagini con le foto della vittima. Con buona probabilità, quindi, il 32enne, ottenuto il
primo rapporto sessuale e consegnate le foto, le avrebbe nuovamente tirate fuori per continuare il ricatto. Nell’abitazione dell’uomo la polizia ha sequestrato anche un computer portatile e un hard disk che saranno analizzati per verificarne il contenuto.