“Il flusso migratorio di migranti provenienti dall’Algeria si sta via via intensificando ed è potenzialmente capace di immettere nel tessuto sociale sardo, italiano ed europeo soggetti anche molto vicini all’estremismo islamico”. Lo denuncia il segretario provinciale del sindacato di polizia Siap, Mauro Aresu, che già a fine settembre, dopo oil massiccio sbarco di migranti nel sud Sardegna aveva lanciato l’allarme.
“Ciò che avevamo lontanamente paventato si è avverato, ovvero un soggetto sbarcato in Sardegna alla fine del mese di settembre è stato fermato a Roma in quanto sospettato di far parte di gruppi estremistici islamici e la cosa appare di una gravità inaudita – sottolinea il sindacalista – urge l’apertura in Sardegna del Cpr (Centri permanenti per il rimpatrio ) annunciato dal governo e naturalmente dovrà essere dedicato ai soli soggetti sbarcati in Sardegna. Tra l’altro un buon numero di loro non ha lasciato la Sardegna, alcuni stanno allargando le fila della microcriminalità. Pertanto chiediamo l’immediata apertura del Cpr che naturalmente andrà gestito con adeguate aliquote di rinforzo perché sarebbe impensabile una conduzione con gli organici attuali”. A Roma proprio ieri è stato fermato un 36enne algerino poiché sospettato di aderire a gruppi terroristici di matrice islamica. L’immigrato era arrivato in Sardegna a fine settembre e aveva poi raggiunto la penisola con un traghetto.
Sardinia Post si ferma, l’Associazione della Stampa Sarda: “Ennesimo segnale di impoverimento del panorama editoriale”
Sardinia Post da ieri ha cessato le pubblicazioni, dopo quasi 13 anni di presenza e costante impegno giornalistico.…