Migranti, cooperative e associazioni insieme per l’accoglienza dei minori

Cooperative e associazioni insieme per affrontare l’emergenza immigrazione per l’accoglienza per i minori stranieri non accompagnati e per i giovani adulti. Nasce con questo obiettivo il “Coordinamento comunità di intenti“. Il protocollo d’intesa coinvolge dieci organizzazioni e tre centrali cooperative, Agci, Concooperative-Federsolidarietà, Lega delle cooperative. Le finalità del “patto” sono riassunte in quattro punti: promozione del dialogo con le istituzioni, collaborazioni per l’avvio di percorsi di integrazione scolastica, sociale, formativa e lavorativa, monitoraggio sulle presenze nei centri del coordinamento e promozione di incontri con le popolazioni locali per la sensibilizzazione e l’informazione sui temi dell’accoglienza. I territori coinvolti: dal Cagliaritano al Sulcis Iglesiente passando per il Medio Campidano. Nelle comunità coinvolte sono presenti 133 ospiti. La maggior parte di loro, il 90 per cento, è di età compresa tra i 15 e i 17 anni. Ma ci sono (5 per cento) anche bambini e ragazzini tra i 10 e i 14 anni. E un altro piccolo gruppo (5 per cento) oltre i 18 anni. La provenienza? Soprattutto Gambia, 23 per cento. Ma molti immigrati provengono dalla Guinea (15 per cento) e dalla Nigeria (14 per cento). Gli altri Paesi: Somalia, Algeria, Bangladesh, Costa d’Avorio, Egitto, Etiopia, Eritrea, Ghana, Mali e Senegal. Per quanto riguarda la tipologia di permesso il 41 per cento ha richiesto l’affidamento, il 27 per cento la protezione internazionale.

I due portavoce, Laura Manca presidente del Consorzio Solidarietà e Claudio Zasso presidente della cooperativa La Carovana, hanno spiegato le ragioni della nascita del Coordinamento: l’obiettivo è mettere a sistema e organizzare in maniera condivisa i progetti di accoglienza per i minori stranieri. “Ci sono problemi legati al raggiungimento della maggiore età dei migranti, qualche incongruenza tra le norme di riferimento, processi amministrativi che cambiano da un Comune all’altro e da un’Asl all’altra – hanno spiegato durante la presentazione di oggi nel centro comunale Area 3 di Cagliari – il coordinamento nasce per creare un dialogo tra le cooperative e le istituzioni, mettendo al centro dell’attenzione e delle programmazioni i diritti dei minori stranieri non accompagnati e dei giovani adulti, soggetti particolarmente vulnerabili perché maggiormente a rischio di povertà, violenze, sfruttamento ed esclusione sociale”.

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