Lo studente di 15 anni ferito dal suo compagno di scuola sarebbe fuori pericolo, le sue condizioni di salute migliorano, mentre il 14enne fermato per tentato omicidio resta nel carcere minorile di Quartucciu, dove è stato portato poco dopo l’aggressione, avvenuta il 4 dicembre scorso, e ripresa dalle telecamere del sistema di video sorveglianza dell’Istituto scolastico “Sergio Atzeni” di Capoterra.
Le motivazioni che avrebbero spinto il ragazzo ad accoltellare il coetaneo sono ancora al vaglio della Procura minorile e del Nucleo investigativo di Cagliari, coadiuvati dai colleghi della stazione di Capoterra, che stanno svolgendo le indagini. Ma l’accusa resta quella di tentato omicidio: la coltellata, inferta al petto dal ragazzino, avrebbe potuto uccidere.
All’origine dell’accaduto – secondo le prime ipotesi degli inquirenti – potrebbero esserci atti di bullismo, ma per capire il reale motivo che ha spinto il 14enne a colpire l’altro studente bisognerà attendere l’interrogatorio di convalida dell’arresto. Di fondamentale importanza sarà la testimonianza del 15enne attualmente ricoverato all’ospedale Brotzu di Cagliari, per il quale forse già oggi i medici potranno sciogliere la prognosi: le sue condizioni di salute sarebbero migliorate. Il lavoro dei militari dell’Arma, intanto, va avanti con la testimonianza di familiari e docenti. Il padre del ragazzo arrestato, intervistato da L’Unione Sarda, racconta che il figlio sarebbe stato negli anni “vittima di bullismo”. Ma saranno le indagini a fare piena luce su quella che potrebbe essere stata a questo punto una reazione dello studente che – in base alle prime testimonianze raccolte – nessuno avrebbe potuto immaginare.