In migliaia a Cagliari per Sant’Efisio. Festa dedicata a tragedia migranti

Bagno di folla a Cagliari per la Festa di Sant’Efisio: migliaia di turisti e devoti hanno invaso questa mattina le strade e le piazze del percorso del guerriero martire, dalla chiesetta di Stampace alla via Roma. È il tragitto che porta verso i luoghi del martirio a Nora: Sant’Efisio pagò con la morte la sua conversione al Cristianesimo nel 303 d.C. Un’edizione speciale, quella di quest’anno, dedicata dal Comune di Cagliari alla tragedia dei migranti. Un rituale che si ripete da secoli: nei giorni scorsi ci sono state le fasi di preparazione con la vestizione del simulacro e la messa dell’intronizzazione. Oggi la grande festa.

Nel Municipio in mattinata c’è stata la simbolica consegna della fascia tricolore dal sindaco Massimo Zedda all’alter nos, il rappresentante del Comune in questi giorni di festa, Matteo Lecis Cocco Ortu (nella foto di Pierandrea Costa). Poi il via alla grande sfilata dei gruppi provenienti da novantaquattro comuni dell’isola con i costumi tradizionali e le traccas, i carri addobbati a festa trainati dai buoi. Una festa di colori. Ma al centro dell’attenzione naturalmente c’è sempre il santo. Dopo la messa nella chiesetta di Stampace il cocchio con il venerato simulacro del martire ha iniziato il suo percorso cittadino tra due ali di folla. Davanti a lui i miliziani a cavallo. E dietro almeno tremila devoti nella sfilata a piedi. Il clou a fine mattinata con il passaggio davanti al comune con il santo che lascia la città in una via Roma invasa dai fiori e con il saluto delle sirene delle navi in porto. Da lì inizia il pellegrinaggio verso Nora. Il ritorno alla chiesa di Stampace è in programma lunedì 4 maggio.

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