Migaleddu: “A Porto Torres benzene e polveri sottili da due a quattro volte oltre i valori limite”

A Porto Torres, in zona Darsena, concentrazione di benzene e polveri sottili nell’aria da due a quattro volte superiore ai valori limite. Lo dicono i risultati di una campagna di monitoraggio condotta dall’Arpas tra il novembre 2013 e il marzo del 2014 ancora non resa pubblica ufficialmente. La notizia giunge a distanza di pochi giorni dalle allarmanti conclusioni dello studio Sentieri.

A divulgare i risultati delle analisi è il presidente dell’Isde- Medici per l’ambiente Sardegna Vincenzo Migaleddu durante la tappa sassarese della marcia dei comitati sardi che si battono contro speculazione energetica e inquinamento. Ecco i dati: “A fronte di una soglia limite di 5 microgrammi per metro cubo d’aria, il livello medio di benzene riscontrato dalla postazione 2 sita in prossimità della darsena è di 20, 2 microgrammi, quindi oltre 4 volte i limiti di legge.

La concentrazione di benzene nell’aria, sostanza chimica correlata alle patologie neoplastiche dell’apparato respiratorio ed emolinfopoietico come messo in luce anche dallo studio Sentieri, è aumentata del 15% dalle rilevazioni del 2011, quando per metro cubo d’aria erano stati registrati 17, 7 microgrammi. Mentre la massima media giornaliera è quasi triplicata dal 2011 al 2014 passando da 34, 5 a 90, 2″.

Destano preoccupazione anche i dati relativi alle concentrazioni di polveri sottili Pm 10 che hanno raggiunto una media massima giornaliera di 98,8 microgrammi per metro cubo ovvero oltre il doppio del valore limite consentito di 40 microgrammi. “Il particolato Pm 10 e Pm 2,5, quest’ultimo mai rilevato in Sardegna, sono considerati da una pubblicazione apparsa sulla prestigiosa rivista scientifica Lancet oncology una delle principali cause delle neoplasie polmonari”, spiega Migaleddu.

Riguardo al fatto che non si è ancora avuta notizie della pubblicazione dei dati delle analisi condotte da Arpas sul Sin di Porto Torres, arriva la denuncia del presidente Isde, “Non solo lo Stato e l’Eni non muovono un dito per le bonifiche, ma c’è anche un silenzio che suona quasi complice. Indigna allora che con una situazione sanitaria già da codice rosso la giunta regionale voglia realizzare nei Sin di Porto Torres e del Sulcis due rigassificatori”.

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