Microspia nella stanza del sindaco. La Digos: “Non era un giocattolo”

“La cosa non mi ha fatto felice, ma sono tranquillissimo, ho fatto subito la denuncia e poi ho continuato a lavorare”. Il sindaco di Oristano, Andrea Lutzu, commenta così all’Ansa la vicenda della microspia scoperta nel suo ufficio, rivelata oggi dal quotidiano La Nuova Sardegna. La scoperta risale più o meno a un mese fa, ha raccontato lo stesso primo cittadino spiegando che subito dopo il ritrovamento ha chiuso a chiave il suo ufficio ed è andato dal questore Giovanni Aliquò a segnalare il fatto. Della questione si è occupata poi la Digos, che ha fatto un sopralluogo nell’ufficio alla ricerca di elementi utili per capire chi e come aveva provveduto a installare la microspia, e magari anche se sia sia stata installata dopo la sua elezione o se fosse li già da prima durante il precedente mandato di Guido Tendas. Di sicuro in questo momento c’è soltanto il fatto che la microspia rinvenuta dietro la scrivania del sindaco, come ha confermato oggi lo stesso Lutzu, non era un giocattolo ma un dispositivo di ottimo livello tecnologico.

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