Ha confermato in aula di essere stata accusata ingiustamente e diffamata dall’ex governatore della Sardegna, Ugo Cappellacci (Fi), e ha ribadito di non aver mai conosciuto l’armatore Vincenzo Onorato, patron della Moby e della Tirrenia. La scrittrice sarda Michela Murgia ha ricordato oggi in Tribunale a Cagliari quanto accaduto durante la campagna elettorale delle Regionali 2014, quando sia lei sia Cappellacci erano in corsa per la presidenza della Regione: Murgia alla guida di Sardegna Possibile e il governatore uscente al timone della coalizione di centrodestra.
Davanti al giudice Giampiero Sanna, la scrittrice ha negato di aver mai avuto rapporti con il patron della Moby. Cappellacci, durante la campagna elettorale, l’aveva accusata di aver ricevuto dei finanziamenti da Onorato. “Non l’ho mai visto né conosciuto – ha ribadito con forza la scrittrice, riferendosi all’armatore (che ha anch’egli querelato Cappellacci) – quelle frasi hanno fortemente danneggiato la mia campagna elettorale”. La scrittrice è assistita dall’avvocata Rita Tolu, mentre l’ex governatore è difeso da Guido Manca Bitti e Onorato seguito dal professor Luigi Concas. Durante la campagna elettorale del 2014 il tema della continuità territoriale marittima era molto sentito, anche perché proprio l’ex presidente Cappellacci aveva sfidato i grandi armatori nazionali con l’avvio, rivelatosi poi fallimentare, della cosiddetta “Flotta sarda“. La prossima udienza è fissata per il 20 marzo 2018.