Rush finale per gli esodi volontari incentivati di Meridiana nell’ultimo giorno utile per uscire dalla compagnia aerea con il massimo di copertura garantita dagli ammortizzatori sociali prima che scatti la ‘tagliola’ della legge Fornero. La concertazione tra lavoratori e azienda è ripresa questa mattina a Olbia: al momento sono poco meno di 300 le adesioni all’esodo da parte dei dipendenti, un numero decisamente inferiore alle attese, il governo infatti puntava ad almeno 400 uscite.
Complessivamente sono 1.634 gli esuberi dichiarati da Meridiana per i quali a ottobre sono state avviate le procedure di mobilità. L’azienda, venendo incontro alle richieste dei dipendenti, ha esteso alla giornata di oggi la possibilità di definire gli esodi volontari e si è detta pronta anche ad accogliere le domande che verranno inviate dopo il 30 dicembre. In questo caso, però, fanno sapere i vertici della compagnia, “non sarà più possibile usufruire dell’anno di mobilità ulteriore previsto per i lavoratori che hanno sede in Sardegna, ma verrà comunque riconosciuto dall’azienda l’incentivo pari a 15.000 euro (lordi) e la concessione dei biglietti, come previsto nel verbale di accordo sindacale del 27 dicembre scorso”.
Completata la fase delle uscite volontarie, si tornerà al tavolo ministeriale per la seconda fase del negoziato. l’appuntamento è a Roma per il 9 gennaio.
“Andare avanti con spirito positivo per affrontare la seconda fase della vertenza Meridiana, certamente non meno delicata e impegnativa, che si aprirà al Ministero dello Sviluppo Economico”. Così il sottosegretario al lavoro Teresa Bellanova commenta il risultato dell’adesione di 289 lavoratori Meridiana all’accordo del 27 dicembre per la mobilità volontaria con 15.000 euro di incentivi.
“Con caparbietà abbiamo perseguito un obiettivo: quello di favorire, ove possibile, l’uscita volontaria dall’azienda dei lavoratori – ha detto Bellanova -. È stata premiata l’insistenza di chi consigliava di non tenere in ostaggio questi lavoratori, mettendo a rischio un diritto in attesa degli sviluppi della vertenza nel suo complesso per rilanciare il progetto industriale dell’azienda”.