Meridiana, sit-in di protesta a Tempio e a Cagliari

Dopo il valzer di poltrone della scorsa estate, Meridiana ha licenziato Luigi Vallero, il dirigente Technical institutional relationship con il compito da agosto di curare i rapporti tecnici con gli enti istituzionali per la gestione della partecipazione alle gare di assegnazione delle rotte, prima anche responsabile network e planning. Nel frattempo la voce dei lavoratori è arrivata anche in Procura a Tempio Pausania, dove un centinaio di “magliette rosse” ha tenuto stamane un sit-in per chiedere al Procuratore Domenico Fiordalisi – oggi non presente in ufficio – di “verificare la legalità dell’operazione Meridiana Fly-Air Italy e sull’avvio delle procedure di mobilità dei dipendenti”. La notizia è stata commentata anche dal pilota e dallo steward che da quasi tre settimane protesta sulla torre faro dell’aeroporto di Olbia.

“Questi manager usano sistemi coercitivi e minacciosi contro i dipendenti – affermano Andrea Mascia e Alessandro Santochini – si tratta di un sistema punitivo adottato nei confronti dei lavoratori sicuramente non in linea con il codice etico di una compagnia come Meridiana. Per questo riteniamo che i dirigenti che utilizzano questi metodi debbano esser licenziati, anziché licenziare chi lavora con professionalità da decenni nella Compagnia, facendo gli interessi di quest’ultima, come Vallero”. Luigi Vallero, 54 anni, da 25 all’interno della compagnia aerea dell’Aga Khan, era un dirigente di punta della società: “Il suo ruolo è stato nei mesi demansionato – spiega ancora il pilota – perché è stato critico su alcune scelte aziendali che poi, così come lui aveva previsto, si sono rivelate non vantaggiose per l’Azienda. Nonostante la sua professionalità, ieri è stato licenziato in tronco, per soppressione della funzione”. Lo scorso agosto lo stesso destino era stato riservato ad un altro dirigente: Sergio Solinas, responsabile dell’unità organizzativa delle Relazioni industriali.

Dopo il sit-in davanti alla Procura, i lavoratori si sono spostati all’ospedale civile “Paolo Dettori”, dove si sono uniti ai dipendenti del nosocomio che manifestavano contro la chiusura. I rappresentanti del comitato “Giù le mani dall’ospedale”, in precedenza, a loro volta avevano manifestato insieme agli esuberi di Meridiana nel sit-in davanti alla Procura.

Incontro e sit-in a Cagliari. Accompagnato da un rumoroso presidio di circa una sessantina di lavoratori di Meridiana, si è tenuto questa mattina a Cagliari il primo degli incontri previsti dalla legge per la gestione dei 1.634 esuberi annunciati dalla compagnia. I sindacati, anche attraverso delle lette ufficiali, hanno contestato la scelta della sede per svolgere una riunione bilaterale tra azienda – con il direttore del personale, Paolo Carcone – e rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl Uil, Apm e Usb (non Ali-cassintegrati che non è stata invitata), alla quale la Regione ha solo offerto la disponibilità della struttura. “La giusta sede sarebbe quella di Olbia – hanno detto i sindacati – non una sede istituzionale”. Nel frattempo l’associazione dei cassintegrati (Ali) con Marco Bardini, denuncia: “il presidente Pigliaru deve onorare l’ordine del giorno del Consiglio regionale con il quale Consiglio gli ha imposto di occuparsi personalmente della vertenza e di impegnare la presidenza del Consiglio dei ministri. Invece il governatore latita totalmente”. L’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana – che ha sostato a lungo con i lavoratori del presidio con i quali ha avuto un duro faccia a faccia – ha ribadito che la Regione “non condivide le scelte fatte dalla compagnia aerea, ma non ha strumenti normativi per costringere l’azienda a fare qualcosa. Bisogna tenere i nervi saldi perchè la situazione è seria e continuiamo a tenere aperto il dialogo. Stiamo cercando – ha concluso – di mettere la società nelle condizioni migliori di fare un piano industriale che osi di più come un nuovo sistema per la continuità territoriale con le rotte minori e con le nuove opportunità di co-marketing che per il 2015 avrà a disposizione 25 milioni di euro”. Intanto questa sera una delegazione di lavoratori Meridiana sarà in Consiglio comunale a Cagliari dove si discuterà di una mozione legata alla vertenza.

La prossima riunione è stata convocata per venerdì 7 a Olbia, nella sede della compagnia, prima ‘vittoria’ dei sindacati dopo che hanno contestato all’azienda la scelta della sede “istituzionale” all’assessorato regionale dei Trasporti. Il secondo appuntamento è fissato per le 10.30, poi gli incontri avranno una cadenza bisettimanale, il martedì e il venerdì, sempre nel capoluogo gallurese. L’Usb, intanto, si è presentata al tavolo con un consulente legale, l’avvocato Alessandro Meloni. “Si è trattato di un primo confronto sull’apertura della procedura – ha spiegato il direttore del personale di Meridiana Paolo Carcone – ora si analizzeranno i vari aspetti e nel prossimo incontro si parlerà ancora in un’unico tavolo delle due aziende interessate dalla procedura, Meridiana Maintenace e Meridiana Fly, poi i due tavoli saranno separati. Ovviamente 1.634 è un numero di partenza – ha sottolineato il dirigente – questo percorso servirà per condividere alcuni aspetti ed effettuare il maggiore recupero possibile”. “Le posizioni rimangono distanti – ha detto Arnaldo Boeddu, segretario regionale Cgil trasporti – questo non è un piano industriale ma è un piano di dismissione”. “La Regione deve far sentire la propria voce – ha ribadito Francesco Staccioli dell’Usb – perchè il problema non è se si salvano o no 1.634 lavoratori, ma se si salva questa compagnia. La situazione deve essere affrontata alla radice. L’avvocato? E’ un terreno di scontro che non abbiamo deciso noi e la procedura presenta dei vizi”, ha chiarito il sindacalista.

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