Questa mattina nuovo sciopero di 24 ore del personale di MeridianaFly, proclamato dalla Usb, e sit-in con bandiere e striscioni dei dipendenti davanti alla sede della compagnia aerea a Olbia. La protesta è contro il piano di esuberi mentre si chiedono un piano di sviluppo e garanzie per il futuro degli occupati e della società. “La cassa integrazione per 1.500 lavoratori scadrà nel giugno 2015. Vogliamo sapere che fine faranno i dipendenti – ha spiegato il sindacato – lo deve dire l’amministratore della società Scaramella. La vertenza si colloca in una crisi del trasporto aereo nei confronti della quale Usb sta sollecitando Governo e istituzioni ad assumersi le proprie responsabilità”. “Portare avanti un risanamento della seconda compagnia nazionale con 1.200 licenziamenti – ha aggiunto Usb – è una follia. Si deve, invece, investire sul rilancio di un settore, non a caso considerato strategico in tutti i principali Paesi industrializzati”. Il sindacato Usb “ha già proceduto a ritirare la firma dall’accordo sulla cigs del dicembre 2012 e a denunciare l’utilizzo aziendale degli ammortizzatori sociali ai servizi ispettivi del Ministero, ma siamo pronti a fare tutto quanto necessario per fermare questo scempio”.
L’azienda. Lo sciopero “non ha avuto alcun impatto sulle operazioni della Compagnia, con adesioni limitate a circa 30 persone”, lo ha reso noto la società aerea Meridiana la quale ha precisato che “i voli sono stati regolari con un singolo caso di ritardo legato allo sciopero. In sede di programmazione la Compagnia ha preventivamente cancellato due voli in via cautelativa per minimizzare il rischio di disagi per i propri clienti che sono stati tempestivamente informati”. Meridiana conferma “la prosecuzione del piano di radicale trasformazione e turnaround dell’Azienda, confortato dai risultati in netto miglioramento registrati negli ultimi 12 mesi e pienamente sostenuto con impegno da tutta la struttura organizzativa, dal team manageriale, dal Consiglio di amministrazione e dall’azionista Akfed. Si conferma l’obiettivo del pareggio operativo nel 2014”. Per quanto riguarda le motivazioni delle organizzazioni sindacali aderenti allo sciopero odierno Meridiana ribadisce che “il futuro dell’Azienda è indissolubilmente legato al programma di riduzione strutturale del personale a suo tempo approvato (maggio 2011) con tutte le organizzazioni sindacali in ragione della crisi del settore e della conseguente riduzione di capacità, cause che purtroppo non sono venute meno. Tale programma è stato confermato nel dicembre 2012 da tutte le parti interessate ed è stato gestito finora attraverso il ricorso alla cassa integrazione guadagni straordinaria e al fondo speciale del trasporto aereo”.